Si stanno moltiplicando in Rete le segnalazioni di utenti che si sono accorti che Google Foto occupa un ingente quantitativo del loro spazio di archiviazione cloud di Google anche se non dovrebbe.
Stando a quanto si apprende, il problema riguarderebbe i possessori di uno smartphone Google Pixel e un esempio è quello riportato da u/shrididdy su Reddit, che sostiene di avere ricevuto dal colosso di Mountain View una notifica che lo avvisava dell’esaurimento del suo spazio di archiviazione.
Andando a visualizzare la ripartizione dell’utilizzo di spazio di archiviazione, l’utente ha scoperto che gran parte di esso era usato da Google Foto (23,81 GB) e solo in minima parte da Gmail (4,45 GB) e Google Drive (0,86 GB). Analizzando con un po’ di attenzione i dettagli sullo spazio di archiviazione e ordinando i file per dimensione, l’utente si è accorto che tra di essi non vi erano foto.
Ricordiamo che di recente il colosso di Mountain View ha apportato delle importanti modifiche alla gestione dello spazio cloud: a partire dall’1 giugno 2021, infatti, le nuove foto e i nuovi video di cui gli utenti effettuano il backup in alta qualità verranno conteggiati ai fini del calcolo dello spazio di archiviazione gratuito di 15 GB del proprio Account Google mentre i contenuti di cui è stato effettuato il backup in alta qualità fino al 31 maggio 2021 non verranno conteggiati ai fini del calcolo dello spazio di archiviazione gratuito.
Come recuperare un po’ di spazio su Google Foto
Così come suggerisce lo staff di SmartDroid, una possibile soluzione a tale bug potrebbe essere quella di andare sul sito di Google Foto, selezionare il menu delle impostazioni (angolo in alto a destra e quindi optare per “Alta qualità”: il sistema mostrerà un messaggio con cui comunica che l’utente potrebbe risparmiare un po’ di spazio (“Recupera XXX GB dello spazio di archiviazione del tuo Account Google convertendo in Alta qualità le foto già sottoposte a backup. Potresti non essere in grado di annullare questo passaggio”).
Non è chiaro quanto diffuso sia il bug in questione ma la speranza è che venga presto risolto da Google.