Xiaomi è una delle tante aziende hi-tech a montare processori Qualcomm e MediaTek nei propri prodotti, ma sembra che l’azienda potrà presto cambiare strategia di approvvigionamento per via dei problemi che l’azienda americana di processori sta attraversando in questo periodo.

La quota di SoC Qualcomm scende al 55%

Infatti, sembra che Qualcomm soffra di alcuni vincoli sulla fornitura di chip 5G per colpa della carenza globale di semiconduttori, condizione che avrebbe spinto l’azienda cinese a rivolversi a MediaTek per mitigare i problemi.

Come conseguenza di questo cambio strategico, come sottolinea un rapporto UDN, sembra che il colosso cinese abbia rivisto al ribasso la quantità di SoC Qualcomm passando dall’attuale 80 al 55%, un calo piuttosto imponente per Qualcomm. Il beneficiario di questa novità è ovviamente MediaTek, il quale si aspetta un importante incremento dei ricavi superando i 100 miliardi di yuan, circa 13 miliardi di euro al cambio.

La notizia non è un fulmine a ciel sereno: da ormai diversi mesi il problema di carenza di semiconduttori sta interessando l’agenda politica e i piani commerciali di paesi e aziende hi-tech in tutto il mondo. Lo stesso presidente americano Joe Biden sta cercando di risolvere una volta per tutte questa grave crisi rafforzando le catene di approvvigionamento, un obiettivo decisamente impegnativo.

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