A scrivere sul blog ufficiale della grande G è Alexander Schiffhauer, il Product Manager della fotografia computazionale. Il post coniuga due aspetti: il Natale che ci apprestiamo a vivere in condizioni inedite a causa della pandemia, e l’ultimo feature drop per i Google Pixel con le sue novità.

Tra queste ce n’è infatti una che calza a pennello con un periodo in cui troppo spesso si è costretti a rimanere lontani dai propri affetti. È la modalità notte inserita nella modalità ritratto, esclusiva di Google Pixel 4a 5G e di Google Pixel 5. Essa, banalmente, consente di realizzare dei ritratti in condizioni di luce perfettibile, tipiche ad esempio degli interni o degli esterni invernali, quelli in cui il tramonto arriva troppo in fretta.

La modalità notte nella modalità ritratto è ad attivazione automatica, quindi quando il software di gestione rileva delle condizioni di luce potenzialmente difficili attiva l’algoritmo che permette di tenere a fuoco i soggetti e sfocare lo sfondo (il cosiddetto effetto bokeh), riducendo il rumore e le aberrazioni tipiche degli ambienti scarsamente illuminati.

Ecco i consigli di Schiffhauer ai possessori di Google Pixel 4a 5G e di Google Pixel 5 che volessero ottenere il meglio dalle fotografie scattate con la modalità notte nella modalità ritratto.

I consigli per le modalità notte e ritratto con Google Pixel 4a 5G e Google Pixel 5

Consiglio 1: i vantaggi di uno sfondo natalizio

Le lucine di Natale, dice Schiffhauer, possono rappresentare uno sfondo ideale perché, quando sfocate come in questo caso, danno un tocco in più ai ritratti. Basta attivare la modalità ritratto, toccare uno dei soggetti da tenere a fuoco ed il gioco è fatto.

Consiglio 2: la distanza dal soggetto

Per migliorare la qualità dello scatto è importante prestare la dovuta attenzione alle distanze tra la fotocamera e il soggetto, e tra questo e lo sfondo. Il consiglio di Schiffhauer è di rimanere entro il metro e venti dal soggetto da immortalare il quale non dovrebbe poi stare a più di un metro e ottanta dallo sfondo.

Per rispettare il distanziamento sociale può essere utile porre il Google Pixel su di un cavalletto (come questo ad esempio) e impostare un timer per l’autoscatto.

Consiglio 3: l’illuminazione del viso

Fondamentale è pure l’illuminazione del viso, sia che ci si stia scattando un selfie, sia che il soggetto sia un parente o un amico. L’ideale sarebbe di avere un’illuminazione soffusa che “accarezza” il viso, “ambientale” dice Schiffhauer; al contrario, la situazione peggiore è invece di trovarsi in controluce.

Se la foto è già stata scattata e ne si vuole migliorare l’illuminazione, lo si può fare con Google Foto e la funzione dedicata.

Consiglio 4: il primo piano di un ornamento

Se invece il soggetto non è una persona ma un oggetto inanimato o una decorazione natalizia ci si può avvicinare il più possibile per non farsi sfuggire alcun dettaglio e per accrescere l’effetto sfocato, combinazione dell’effetto “naturale” del sensore e di quello artificiale di Google Fotocamera.

Consiglio 5: inseguire la perfezione

Non sempre il primo scatto è perfetto. Quando la “prima” non è buona, bisogna apportare dei correttivi e provare una seconda o una terza volta. Qualora si vedessero dei riflessi indesiderati, si può angolare il telefono in maniera diversa dopo aver controllato che la fotocamera sia pulita e priva di impronte, situazione a cui risolvibile con un panno in microfibra.

Comunque, alla fine della fiera, il consiglio principe resta sempre uno: sperimentare. Provare, valutare, modificare qualcosa e riprovare. La fotografia è un’arte, e l’arte è fatta di tentativi.

“A nome di #teampixel – conclude Schiffhauer – mi auguro che tu possa goderti le vacanze in sicurezza e conservare dei bei ricordi con la modalità notturna in modalità ritratto sul tuo Google Pixel 4a 5G o Pixel 5″.