I primi smartphone di Google ed Apple dotati di supporto alla connettività 5G sono stati appena lanciati ma, a quanto pare, i due colossi statunitensi della tecnologia sono già proiettati verso la prossima rivoluzione del settore delle telecomunicazioni: ci stiamo ovviamente riferendo al 6G.

Si tratta di una tecnologia che, stando alle previsioni, farà il suo esordio commerciale sul mercato tra una decina d’anni ma per la quale i principali protagonisti del settore hanno già iniziato a muovere i primi passi (nei giorni scorsi la Cina ha lanciato il suo primo satellite) e nessuno vuole farsi trovare impreparato.

Nasce il gruppo “the Next G Alliance”

Anche Google ed Apple, pertanto, hanno iniziato a volgere il proprio interesse verso una tecnologia che, a quanto pare, potrebbe garantire una velocità di trasmissione dati che va da 100 a 500 volte quella offerta dal 5G e hanno reso noto di essere entrate nel gruppo “the Next G Alliance“.

Stando a quanto si apprende, il gruppo in questione, che si riunirà per la prima volta nel corso di questa settimana, è guidato dall’Alliance for Telecommunications Industry Solutions (ATIS) ed ha tra i propri obiettivi quello di guidare il Nord America verso la tecnologia 6G nel prossimo decennio mentre si continua a rafforzare ed evolvere nel lungo termine la connettività 5G.

Google ed Apple vogliono farsi trovare pronte al 6G

Tra i colossi che fanno parte del gruppo “the Next G Alliance” vi sono Charter Communications, Cisco, Hewlett Packard Enterprise, Intel, Keysight Technologies, LG Electronics, Mavenir, MITRE e VMware.

Se con la tecnologia 5G gli Stati Uniti si sono fatti trovare un po’ impreparati (da qui partono i problemi con Huawei e la sua leadership nel settore delle comunicazioni), con il prossimo step evolutivo della connettività le più importanti aziende USA del settore non vogliono rischiare di restare ai margini e desiderano giocare un ruolo da protagoniste.

Uno dei timori degli addetti ai lavori è che le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina possano portare all’adozione di due diversi (e incompatibili) standard 6G tra i due Paesi, con inevitabili ripercussioni sui consumatori ed anche scongiurare questo pericolo potrebbe rientrare tra gli obiettivi del nuovo gruppo di cui fanno parte Google ed Apple.