TIM assume impegni con l’AGCOM sui servizi a pagamento: stop sulle nuove SIM e OTP

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TIM, uno dei maggiori operatori nazionali di telefonia fissa e mobile, ha assunto degli impegni definitivi con l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) in materia di servizi VAS: in tempi brevi arriverà il blocco per le nuove SIM; contestualmente verrà promosso un impiego generalizzato del meccanismo OTP.

Qualche mese addietro era stato un altro grande operatore italiano, Vodafone, ad assumere impegni su un tema delicato (in quel caso si parlava di rimodulazioni). In estate, inoltre, l’AGCOM aveva assunto un importante provvedimento proprio in materia di blocco automatico dei servizi VAS, prevedendo altresì il ricorso ai codici OTP per eventuali attivazioni.

AGCOM: gli impegni assunti da TIM (contesto)

A rendere nota l’assunzione definitiva di impegni da parte di TIM è stata l’AGCOM stessa: sul sito dell’Autorità è apparsa in data odierna la Determina n. 117/20/DTC sulla «proposta definitiva di impegni relativa al procedimento sanzionatorio n. 12/20/DTC presentata dalla società TIM S.p.A. ai sensi della legge 4 agosto 2006, n. 248 e del regolamento allegato alla delibera n. 581/15/CONS».

A TIM S.p.A. era stata contestata la «violazione dell’art. 1, comma 3-quater, del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito con modificazioni in legge 2 aprile 2007, n. 40, per non aver adottato, con la dovuta tempestività ed esaustività, misure idonee a prevenire l’attivazione dei servizi premium in assenza del previo consenso degli utenti e a impedirne l’addebito anche in casi di chiara incompatibilità del servizio con l’espressione del consenso».

Al pari di quanto era già accaduto di recente con procedimenti di questo tipo, ai sensi dell’art. 13 del vigente Regolamento in materia di sanzioni amministrative e impegni, TIM – previa cessazione della condotta oggetto di contestazione – ha avuto la possibilità di presentare una proposta preliminare di impegni «finalizzata a migliorare le condizioni della concorrenza nel settore rimuovendo le conseguenze anticompetitive dell’illecito attraverso idonee e stabili misure».

Alla proposta preliminare di TIM, datata 31 agosto 2020, ha fatto seguito la proposta definitiva di impegni del 18 settembre scorso. Qualche giorno più tardi, il 23 settembre, il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha ritenuto ammissibile la proposta dell’operatore, pubblicata in allegato alla Determina n. 117/20/DTC datata 5 ottobre 2020.

Barring servizi VAS e meccanismo OTP

Entrando nel merito degli impegni assunti da TIM con l’AGCOM, il primo attiene al barring dei servizi VAS: entro novembre 2020, dovrà essere implementato un blocco di default su tutte le nuove SIM dei servizi VAS di provider terzi. Le uniche eccezioni sono individuate nei «servizi bancari e di quelli per il mobile ticketing, per il trasporto pubblico, per i parcheggi ed il voting».

Gli utenti eventualmente interessati ad attivare i suddetti servizi dovranno « richiedere espressamente la rimozione del blocco attraverso un’apposita procedura del tutto gratuita, la quale consentirà di acquisirne in modo inequivoco il consenso».

Il secondo impegno, anche questo da ottemperare entro il mese di novembre, consiste nell’introduzione di un meccanismo OTP di attivazione dei servizi VAS di provider terzi. Finalizzato all’assunzione del consenso espresso del cliente, il meccanismo, gestito su Landing Page controllata da TIM, si articola in tre fasi:

  1. completa digitazione del proprio numero telefonico;
  2. inserimento, sempre su pagina TIM, di un codice OTP inviato tramite SMS al numero fornito dal cliente;
  3. digitazione del pulsante “conferma” o “abbonati”.

Il terzo e ultimo impegno assunto da TIM consiste nello svolgimento novembre fino al 31 dicembre 2020 di una campagna di informazione rivolta a tutti i propri clienti, per renderli edotti del barring e del nuovo meccanismo di attivazione dei servizi VAS.

Come al solito, la proposta di impegni prevede altresì la creazione di un organismo di vigilanza, che invierà report trimestrali all’AGCOM sull’osservanza degli stessi.

Per maggiori informazioni, ecco due link utili:

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