Le vendite dei nuovi prodotti della serie Samsung Galaxy Note 20 hanno preso il via oggi e tra le tante possibilità c’è anche quella legata agli operatori di telefonia mobile. In particolare potete acquistare Samsung Galaxy Note 20 5G e Samsung Galaxy Note 20 Ultra 5G con Vodafone e WINDTRE, a condizioni particolarmente interessanti.

Oggi però vedremo un teardown di Samsung Galaxy Note 20 e un confronto tra la variante dotata di chipset Exynos, in commercio in Italia, e quella dotata invece di Mobile Platform Qualcomm Snapdragon 865+, destinata al mercato cinese e a quello nord americano.

Samsung Galaxy Note 20 con Vodafone

Da oggi dunque i clienti Vodafone possono acquistare i due nuovi flagship Samsung approfittando della possibilità di pagarli ratealmente, in abbinamento a una delle tante offerte Vodafone a disposizione.

Si parte da 21,99 euro al mese (per 30 mesi) nel caso di abbinamento di Samsung Galaxy Note 20 a un’offerta della gamma Infinito, prezzo che sale a 23,99 per l’abbinamento a Vodafone Red, 27,99 euro per le offerte generazionali e quelle della serie Family+ per chiudere con i 28,99 euro necessari per l’abbinamento con una qualsiasi altra offerta ricaricabile.

Indifferentemente dalla rata mensile è sempre previsto un anticipo di 99,99 euro, con un corrispettivo massimo in caso di recesso anticipato fissato a 300 euro. È obbligatorio il pagamento attraverso carta di credito (non ricaricabile).

Per acquistare Samsung Galaxy Note 20 Ultra servono invece, oltre ai 99,99 euro di anticipo, 29,99 euro per l’abbinamento con Infinito, 31,99 euro per l’offerta Red, 35,99 euro per le offerte generazionali e Family+ e 36,99 euro per le altre ricaricabili, anche in questo caso per 30 mesi.

Per chi invece volesse procedere all’acquisto cash i prezzi sono di 1.079,99 euro per Note 20 e 1.399,99 euro per Note 20 Ultra.

Samsung Galaxy Note 20 con WINDTRE

Più agevoli le condizioni offerte da WINDTRE, a partire dai prezzi per l’acquisto cash: 1.079,99 euro per Note 20 e 1.329,90 euro per Note 20 Ultra. È possibile inoltre ricorrere al finanziamento tramite Compass o Findomestic, in abbinamento a una delle offerte compatibili e con pagamento in 36 rate, tutto senza alcun anticipo.

Samsung Galaxy Note 20 è disponibile a 13,99 euro al mese con Unlimited Easy Pay, 18,99 euro con XLarge Easy Pay, 19,99 euro con Large Easy Pay e 20,99 euro con Medium Easy Pay.

Per Samsung Galaxy Note 20 Ultra servono invece 25,99 euro per Unlimited Easy Pay, 30,99 euro per XLarge Easy Pay, 31,99 euro per Large Easy Pay e 32,99 euro per Medium Easy Pay.

In entrambi i casi la durata della rateizzazione è di 36 mesi ma il contratto avrà una durata di 24 mesi, con la possibilità di prolungarlo per altri 12 pena il pagamento delle rate residue in un’unica soluzione, senza gli sconti previsti dalla promozione.

Teardown di Samsung Galaxy Note 20

Samsung Galaxy Note 20 ha ricevuto indubbiamente meno attenzioni rispetto al fratello maggiore, di cui abbiamo mostrato il teardown nei giorni scorsi e del quale trovare a fine articolo il link alla nostra recensione.

Quello che agli utenti non va giù, a fronte di un prezzo non proprio popolare, è la presenza di uno schermo a cui manca un refresh rate elevato e soprattutto l’utilizzo della plastica per la cover posteriore, inattesa su uno smartphone di questo livello.

Se siete curiosi di capire quali e quanti componenti sono stati alloggiati all’interno dello smartphone, ecco un video che vi mostra l’operazione di teardown del dispositivo, decisamente complessa a causa della colla utilizzata per fissare molti componenti, batteria inclusa.

Snapdragon vs Exynos

Chiudiamo con un ulteriore video, che mette a confronto, dal punto di vista prettamente velocistico, la versione Exynos 990 di Galaxy Note 20 Ultra, la stessa disponibile per gli utenti italiani ed europei, e la versione con Snapdragon 865+, riservata come sempre ai mercati cinese nord americano.

È stata utilizzata la suite Speed Test G, che ha premiato, manco a dirlo, la variante Snapdragon che ha prevalso un quasi tutte le situazioni, completando il test 18 secondi prima rispetto alla variante Exynos. Nonostante si tratti di un test che non rappresenta una verità assoluta, è innegabile che ancora una volta la versione Exynos sembri arrancare rispetto alla versione Snapdragon, cosa che continua a non piacere agli utenti europei, sempre meno disposti a tollerare questa politica discutibile di Samsung.

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