Huawei non riuscirà a diventare leader nella vendita di smartphone entro la fine del 2019. L’ordine esecutivo firmato a maggio dal presidente USA Donald Trump, che ha inserito il colosso cinese nella lista di compagnie che non possono acquistare tecnologia e servizi dagli USA, ha di fatto rimescolato le carte in tavole, costringendo Huawei a rivedere i propri piani.

Avremmo dovuto raggiungere il primo posto nell’ultimo trimestre dell’anno, ma ora credo che questo processo richiederà più tempo.

Lo afferma, come riporta Reuters, Shao Yang, Chief Strategy Officier di Huawei Consumer Business Group, nel corso di un intervento al CES Asia di Shangai. Attualmente la compagnia cinese vende dai 500.000 ai 600.000 smartphone al giorno, ma la cifra sembra destinata a calare nel caso la situazione non debba giungere a una rapida soluzione.

Dopo aver raggiunto il secondo posto nel primo trimestre di quest’anno, superando definitivamente Apple, la compagnia era convinta di raggiungere il proprio obiettivo entro la fine del 2019, anche senza l’apporto del mercato USA. Le sanzioni dell’amministrazione Trump rischiano di rispedire indietro Huawei, che potrebbe perdere quote molto significative sui mercati internazionali.

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