Nel corso dell’evento tenutosi oggi a Berlino, in occasione della seconda giornata “ufficiale” di IFA 2017Huawei ha presentato il nuovo SoC Kirin 970 destinato, almeno nelle intenzioni del produttore cinese, a rivoluzionare il mercato degli smartphone.

Sono davvero tante le novità che caratterizzano il nuovo System On Chip, realizzato da TSMC con un processo produttivo a 10 nanometri, che lo colloca quindi sullo stesso piano di Snapdragon 835 e Exynos 8895, i due chip più performanti attualmente disponibili sul mercato.

La vera novità è però rappresentata dalla presenza di una Neural Network Processing Unit, per la prima volta all’interno di un chipset destinato al mercato degli smartphone. Chiamata HiAI Mobile Computing Architecture, la nuova architettura è in grado di sfruttare i core dedicati per attivare funzionalità di intelligenza artificiale, in grado di effettuare operazioni in maniera 25 volte più veloce con un consumo energetico 50 volte inferiore rispetto ai processori tradizionali.

Tra le operazioni che potranno tratte vantaggio dalla nuova HiAI ci sono il riconoscimento del linguaggio naturale umano, il riconoscimento degli oggetti contenuti delle immagini, interazioni vocali e fotografie realmente intelligenti. In un primo test il SoC Mirini è riuscito a elaborare 2000 immagini in un minuto, ottenendo risultati decisamente superiori a qualsiasi altro chipset presente sul mercato.

Kirin 970 utilizza 5,5 miliardi di transistor, un numero decisamente superiore ai più performanti prodotti della concorrenza. Basti pensare che Qualcomm Snapdragon 835 si ferma a 3,1 miliardi di transistor e Apple A10, montato su iPhone 7, arriva a 3,3 miliardi di transistor.

La CPU utilizza nuovamente una combinazione di core Cortex, in particolare quattro core Cortex-A73 con frequenza fino a 2,8 GHz e quattro core Cortex-A53 a 1,8 GHZ, mentre la parte grafica è demandata alla GPU ARM Mali-G72 MP12. Cresce dunque il numero di core dedicati alla GPU, rispetto agli 8 core di Kirin 960 e ai 4 core di Kirin 950/955, che consentirà migliori prestazioni grafiche.

Il nuovo SoC integra inoltre un nuovo dual ISP per garantire scatti migliori anche in pessime condizioni di luce, un miglior rilevamento dei movimenti, che consentirà di scattare più rapidamente, senza fastidiose sfocature, e il supporto al formato HDR10, con decodifica 4K a 60 fps e codifica 4K a 30 fps. Non manca un modem LTE Cat.18 che consente una velocità massima di download di 1,2 Gbps, grazie anche alla Carrier Aggregation 4X. Completa la dotazione un Security Engine che supporta TEE e inSE.

I primi smartphone a utilizzare il nuovo SoC saranno Huawei Mate 10 e Mate 10 Pro, che arriveranno il 16 ottobre a Monaco di Baviera, come ha confermato oggi lo stesso Richard Yu. Huawei Mate 10 sarà il primo smartphone del colosso cinese a utilizzare uno schermo che ricoprirà gran parte della superficie frontale, come mostra l’immagine alle spalle dello stesso Richard Yu.