Huawei e HONOR potrebbero entrare nel mondo delle Smart TV già a partire dal 2019, rivolgendosi rispettivamente alla fascia alta e medio alta ed a quella bassa del mercato.

L’indiscrezione è giunta all’orecchio della testata First Financial Reporter da una fonte che si autodefinisce come insider. Contattata dalla stessa First Financial Reporter, Huawei ha risposto ufficialmente con un “no comment“, che non conferma ma neppure smentisce il rumor.

La strategia commerciale del produttore cinese, come detto, dovrebbe articolarsi in più linee:

  • quella a brand HONOR, chiamata a dar battaglia della fascia bassa puntando sul rapporto qualità/prezzo, invece che su prodotti dal costo estremamente contenuto;
  • quelle a marchio Huawei per provare ad imporsi nella fascia media ed in quella premium del mercato con presunte diagonali minime di 65 pollici.

Per quanto riguarda l’approdo effettivo sul mercato dei primi prodotti, i primi due modelli a brand HONOR dovrebbero debuttare già tra aprile e maggio 2019 ed essere venduti esclusivamente online; i modelli Huawei dovrebbero arrivare invece nella seconda metà dell’anno. La fonte non ha fornito alcuna indicazione in merito ai mercati cui queste Smart TV si rivolgeranno, anche se verosimilmente il primo sarà quello cinese: Huawei e HONOR, insomma, proverebbero ad imporsi prima in terra natìa per poi cercare fortuna anche altrove.

Con l’ingresso in questa nuova realtà, il colosso cinese punterebbe ad allungare sempre più i tentacoli negli ambiti Internet-of-Things e smart home. Le Smart TV di ultima generazione, con il supporto al protocollo open source Hi-Link, fungerebbero da veri e propri hub per la casa intellingente ed avrebbero quindi un’importanza strategica.

Huawei non sarebbe il primo colosso del settore mobile a lanciarsi nel mercato delle Smart TV, basti pensare ad esempio alle connazionali Xiaomi e OnePlus. In ogni caso, come sottolinea correttamente First Financial Reporter, si tratta di mercati molto diversi, basti pensare ai diversi cicli di vita dei prodotti: mentre gli smartphone vengono cambiati in media ogni 1-2 anni, per le TV si sale a 5-7 anni. Resta quindi da capire se questa mossa porterà a Huawei i risultati sperati. Peraltro, la scelta di puntare sul mercato cinese potrebbe rivelarsi decisiva (in un senso o nell’altro): attualmente in Cina ci sono sostanzialmente 5 produttori che dominano il mercato e la contesa si concentra essenzialmente nella fascia più bassa.