Per Huawei diventano sempre più pesanti gli effetti del ban stabilito dal governo USA: dopo aver perso la possibilità di produrre e commercializzare dispositivi con slot microSD, a causa della momentanea esclusione dalla SD Association, Huawei si ritrova a non poter lavorare allo sviluppo del WiFi, e a quello degli standard USB.

La Wi-Fi Alliance ha infatti permesso un accesso limitato alla compagnia cinese, che non potrà partecipare alle attività che sono in contrasto con l’ordine esecutivo firmato dal Presidente dagli Stati Uniti la scorsa settimana. Questo non significa che Huawei non potrà produrre dispositivi dotati di WiFi, ma che non avrà voce in capitolo nello sviluppo di nuovi standard in questo campo.

È stato invece volontario il ritiro da JEDEC, l’organizzazione che si occupa della definizione di numerosi standard, in particolare quelli legati all’USB. In precedenza anche la SD Association aveva tolto lo stato di membro a Huawei, anche se i dispositivi esistenti non saranno influenzati da questa decisione.

A tutte queste esclusioni illustri si aggiunge il Bluetooth SIG (Special Interest Group), che a causa del divieto emesso da Trump non potrà più certificare gli smartphone Huawei, né concedere la licenza per l’utilizzo di tecnologia Bluetooth, avendo sede nello stato di Washington.

Nel frattempo Huawei è a caccia di un miliardo di dollari, da raccogliere attraverso un piccolo gruppo di finanziatori, anche se le trattative, secondo quanto riporta una fonte vicina alla vicenda, sono ancora allo stato iniziale. Attualmente la compagnia asiatica conta 5,3 miliardi di dollari di finanziamenti non assicurati, ma dispone di una liquidità 2,6 volte superiore.

In questo modo, in particolare dal costo del prestito, Huawei intende misurare la percezione dei mercati nei propri confronti, in un momento in cui tutto sembra remarle contro. Per conoscere tutti i dettagli del ban a Huawei da parte degli USA potete consultare la nostra pagina speciale, dove trovate numerosi aggiornamenti quotidiani.