È ricca di aggiornamenti la situazione legata al caso ban Huawei negli USA, con nuove informazioni che arrivano da tutto il mondo. Si parla di nuove certificazioni ma anche di nuove defezioni, oltre ai primi report sulle prestazioni di Hongmeng OS.

Hongmeng OS più veloce di Android

Huawei sembra aver fatto un buon lavoro con Hongmeng OS, secondo quanto riporta Globaltimes. Il colosso cinese avrebbe inviato oltre un milione di smartphone con il nuovo sistema operativo a bordo, coinvolgendo tra gli altri anche OPPO, Vivo, Xiaomi e Tencent.

Secondo i primi test effettuati il sistema operativo di Huawei sarebbe più veloce del 60% rispetto ad Android. I report provengono da OPPO e Vivo, mentre al momento Xiaomi e Tencent non hanno rilasciato commenti sulla situazione. Sembra però chiaro che i produttori cinesi si stiano stringendo intorno a Huawei, collaborando ai test di quella che potrebbe rivelarsi come la più grande minaccia all’ecosistema Android, viste le enormi cifre in ballo.

Ricordiamo che nei giorni scorsi Google aveva esposto i propri dubbi all’amministrazione Trump, affermando che un sistema alternativo porrebbe grossi rischi di sicurezza anche negli USA, dove comunque il sistema operativo non arriverà.

Certificazioni per Huawei Mate 20 X 5G e Huawei Mate X

Mentre sono ancora sconosciuti i possibili effetti a lungo termine del ban, Huawei continua per la sua strada e ottiene la certificazione dall’ente cinese 3C per due smartphone molto importanti, soprattutto in chiave 5G. Sembra imminente il lancio di Huawei Mate 20X 5G, che riprende quasi in toto le caratteristiche della versione 4G, con poche differenze.

Oltre alla batteria (4.200 mAh invece di 5.00 mAh), cambierà anche il sistema di ricarica rapida, che arriverà a 40 W sul modello 5G.

Dovrebbe mancare poco anche al lancio di Huawei Mate X, il primo smartphone pieghevole della compagnia cinese, come conferma la certificazione ottenuta dal 3C. Nella roadmap pubblicata in Aprile, prima quindi del ban dagli USA, il lancio era previsto per il mese di giugno e sembra che, tutto sommato, le promesse saranno mantenute, almeno per quanto riguarda il mercato cinese.

Western Digital e Tokyo Electron salutano Huawei

Arrivano invece da Nikkei e Reuters le notizie di altre due defezioni dovute alla messa al bando di Huawei negli USA. Western Digital, che da poco aveva stretto una partnership con la compagnia cinese, ha annunciato la sospensione della collaborazione, fermando allo stesso tempo le spedizioni.

La compagnia americana è il terzo produttore al mondo di memorie flash, dietro a Samsung e Toshiba e con Huawei rischia di perdere il 10% del proprio fatturato.

Stessa scelta anche per la giapponese Tokyo Electron, terzo produttore mondiale di dispositivi per la produzione di semiconduttori, che non venderà più i propri prodotti a Huawei. La decisione accelera gli sforzi della Cina nel realizzare una propria industria dei semiconduttori, che possa rendere il Paese asiatico indipendente dai paesi stranieri e dalle loro decisioni politiche.

Potete seguire la situazione legata al ban Huawei negli USA attraverso la nostra pagina speciale, aggiornata quotidianamente con tutte le novità.

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