Non è ancora chiaro come si evolverà la situazione legata al ban di Huawei negli USA, che comporta l’impossibilità da parte della compagnia cinese di acquistare tecnologia dalle compagnia americane, ma il colosso asiatico non mostra alcun timore riverenziale e passa decisamente al contrattacco, come riporta Bloomberg, intentando una nuova causa agli USA.

Secondo il caso depositato presso la corte distrettuale del distretto di Columbia a Washington, Huawei ha citato in giudizio gli USA per “sequestro” di dispositivi di rete. La vicenda risale al mese di luglio del 2017, quando la divisione USA di Huawei ha deciso di rispedire in Cina alcuni apparati di rete.

Le attrezzature sono state sequestrate in Alaska in attesa di capire se fosse necessaria una speciale licenza per l’esportazione dei prodotti. Huawei afferma di aver fornito tutta la documentazione richiesta relativa ai dispositivi, che secondo il regolamento sulle esportazioni non richiedevano alcuna particolare licenza.

Huawei chiede dunque al giudice che venga chiarito se l’amministrazione Trump, da sempre avversa al colosso cinese, abbia “illegalmente trattenuto o irragionevolmente rallentato le azioni dell’agenzia” in merito alle apparecchiature sequestrate.

Gli imputati non hanno mai determinato se i prodotti necessitassero di una licenza per l’esportazione, e non hanno fornito alcuna indicazione su una possibile decisione futura… Hanno semplicemente lasciato l’equipaggiamento nel limbo.

Per seguire tutta la vicenda legata al ban di Huawei negli USA potete seguire la nostra pagina speciale con gli aggiornamenti tempestivi sulla situazione.