Parlando a un gruppo di giornalisti statunitensi in visita alla China-United States Exchange Foundation, il presidente di Huawei Liang Hua ha espresso la volontà della propria compagnia di siglare un accordo di “non spionaggio” con il governo USA e con chiunque lo richiederà, come riporta National Public Radio

Vogliamo siglare un accordo di non spionaggio con i Paesi. Ma visto che gli USA non hanno acquistato da noi, non stanno acquistando da noi e potrebbero non acquistare da noi in futuro, non so se ci sarà l’opportunità di siglare un simile accordo.

Liang ha continuato affermando che è inappropriato utilizzare la politica per danneggiare una compagnia come Huawei, ma dimostra grande acume nel tentare un approccio più morbido alla vicenda. Al momento l’amministrazione Trump non sembra avere fretta di risolvere la situazione commerciale, ma qualche passo avanti potrebbe essere fatto in occasione del G20, in programma nel fine settimana.

Intanto David Daokui Li, presidente di economia presso la Tsinghua University, afferma che la mossa di Trump potrà danneggiare Huawei nel breve termine ma potrebbe rafforzare il colosso cinese a lungo termine: “Quello che il presidente Trump sta facendo è svegliare la capacità dormiente di Huawei“.

Per seguire l’andamento della vicenda legata al ban Huawei negli USA vi invitiamo a consultare la nostra pagina speciale, con tutti gli aggiornamenti sulla complessa situazione.