Il processore HiSilicon Kirin 980 presentato ad IFA 2018 e adottato, tra gli altri, da Huawei Mate 20 Pro è il primo al mondo ad essere presentato con un processo produttivo a 7 nanometri. Normale quindi che ci sia curiosità su come HiSilicon, la controllata Huawei, abbia disposto i vari componenti, e a scacciare (quasi) ogni dubbio hanno pensato i ragazzi di Chiprebel scattando una foto ad altissima risoluzione dei 74,13 mm2 di superficie.

“Quasi” perché nonostante il livello di dettaglio non è stato possibile individuare la doppia NPU (neural processing unit). Ma facilitati dalla legenda possiamo scoprire, ad esempio, come i banchi di RAM LPDDR4X (a 2.133 MHz, pensate) siano disposti ai quattro angoli del piccolo quadratino. Sulla zona in alto a sinistra c’è la GPU Mali-G76 MP10 che migliora le prestazioni del 50% rispetto alla precedente montata sul Kirin 970 di Huawei P20 Pro e compagnia.

Sulla zona opposta invece c’è il vero e proprio cuore pulsante: prendendo ad esempio il recente Mate 20 Pro, la DSU è attorniata da 4 MB di cache di livello 3, due super big core, con due Cortex-A76 funzionanti a 2,6 GHz, due big core con altri due Cortex-A76 a 1,92 GHz e quattro little core con altrettanti Cortex-A55 che operano a 1,8 GHz; ciascun core è equipaggiato con 512 KB di cache L2.

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