La spinta sull’acceleratore impressa da Huawei dal lancio di Mate 10 in poi è sotto gli occhi di tutti. Scettici inclusi, le cui argomentazioni dovranno necessariamente fare dei giri immensi per giustificare i numeri (articolo uno e articolo due), inconfutabili per definizione.

“Da quando siamo entrati nel business consumer, questa è la miglior performance dell’azienda”. Come dar torto a Yu Chengdong, che ha riassunto così le cifre che “mettono nero su bianco una crescita rapida e costante”. Il CEO di Huawei ha potuto vantare con orgoglio le 10 milioni di unità vendute della linea Mate 10 citata all’inizio, evidentemente figlie sia della bontà del progetto ma anche dell’impegno profuso sul pacchetto post vendita, con il supporto hardware e software determinante per il successo del prodotto.

Per tenere questi ritmi a lungo è necessario continuare a lavorare sodo. Ragion per cui, archiviato il sorpasso su Apple, Huawei ambisce a beffare Samsung per diventare il maggior produttore di smartphone al mondo. Secondo Richard Yu, capo della divisione consumer, l’obiettivo va raggiunto entro il quarto trimestre del prossimo anno, nonostante l’invalidante assenza dal mercato statunitense.

Si lavora sodo anche sugli strumenti necessari a raggiungere un obiettivo tanto ambizioso. Tappa fondamentale sarà il lancio della linea Huawei Mate 20, per gran parte dotata dell’inedito Kirin 980 progettato e costruito in casa. Ci si attendono grandi cose dal nuovo processore top di gamma cinese, alla luce del fatto che Huawei, su questo, non ha mai deluso: nel 2015, il Kirin 950 fu il primo ad avvalersi del processo produttivo a 16 nanometri; l’anno scorso è stato il Kirin 970 a monopolizzare l’attenzione grazie alla NPU dedicata all’intelligenza artificiale.

Il Kirin 980, che vedrà la luce a breve, ci si attende che sia il primo a sfruttare il processo produttivo a 7 nm, bruciando sul tempo colossi del calibro di Qualcomm e Samsung, che dovrebbero allinearsi a cavallo del 2019. Yu Chengdong ha detto: “I chip che presenteremo nella seconda parte dell’anno saranno decisamente avanti rispetto alla concorrenza Qualcomm ed Apple.

Che è come dire: “Vi avvisiamo. Tanto vi sorpassiamo comunque…”

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