HTC ha pubblicato i risultati finanziari relativi al mese di marzo 2019 e sebbene non si tratti di cifre particolarmente entusiasmanti c’è spazio per una lettura positiva, in particolare raffrontando i dati con quelli fatti registrare nel mese di febbraio.

Siamo di fronte all’ennesimo tracollo nel confronto anno su anno, con un fatturato complessivo di 1,31 miliardi di dollari di Taiwan, pari a poco meno di 38 milioni di euro. Si tratta di un calo del 53% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con il totale per il primo trimestre che si attesta a poco meno di 85 milioni di euro con un calo del 66,5% rispetto al primo trimestre del 2019.

È possibile però effettuare una lettura in chiave positiva di questi numeri: il fatturato di marzo mostra una crescita del 110% rispetto a quello di febbraio, quando era stato toccato un nuovo minimo storico. Purtroppo per gli appassionati del brand, uno dei marchi storici per quanto riguarda gli smartphone, la “ripresa” non è in alcun modo legata alla telefonia mobile.

HTC U11, U11+ e la serie U12, con HTC U12+ in particolare, non sono particolarmente interessanti in questo momento e non propongono la più recente versione di Android. Quello che ha permesso a HTC di crescere nel fatturato è stato il comparto legato alla realtà aumentata, con forti vendite dei visori VR e delle sottoscrizioni a pagamento del servizio Viveport Infinity VR.

Sembra dunque che l’era degli smartphone HTC, che hanno segnato la storia della telefonia Android, stia volgendo al termine e che si sarà più spazio per servizi alternativi e, probabilmente, più redditizi.