Oracle e Google si danno battaglia nelle aule dei tribunali per controversie legate al copyright per l’utilizzo di API Java in Android dal 2010 e dagli Stati Uniti arriva un nuovo capitolo di questa vera e propria guerra.

Martedì, infatti, il Circuito Federale ha respinto l’appello proposto dal colosso di Mountain View avverso una decisione di marzo, stabilendo che l’utilizzo da parte di Google delle API Java di Oracle non è stato corretto.

Pare, tuttavia, che Google non abbia intenzione di fermarsi e ha già reso noto che porterà il caso alla Corte Suprema, precisando di volere fermamente difendere il principio che Java è open source e gratuito per tutti, aggiungendo che le pratiche restrittive di Oracle “minacciano di soffocare il lavoro delle nuove generazioni di sviluppatori”.

Se una vittoria per Google sarebbe importante in quanto rappresenterebbe un precedente, un’eventuale pronuncia contraria potrebbe avere anche gravi ripercussioni economiche (Oracle ha richiesto danni per 9 miliardi di dollari).

Difficile prevedere quale delle due aziende la spunterà, in quanto entrambe hanno già avuto pronunce favorevoli in passato.