L’acquisto di Motorola nel 2011, da parte di Google, si rivelò essere per lo più un mezzo per ottenere circa 17.000 brevetti utili per difendersi dalle numerose cause che stavano coinvolgendo Google in quel periodo.

Attualmente le acque si sono calmate sul fronte legale e Google ha deciso di vendere all’asta alcuni brevetti riguardanti le batterie che risalgono proprio all’acquisto di Motorola. Come si è visto nel documento dell’asta, i brevetti coinvolti nella vendita sono 207, tutti questi brevetti originariamente appartenevano a Motorola e quindi trasferiti a Google.

I brevetti si riferiscono a diversi aspetti della tecnologia legata alle batterie e che ricadono in sei categorie, tra cui la chimica, la carica, l’imballaggio della batteria, la produzione, l’hardware e le batterie ibride. Google cita in particolare cinque brevetti in vetrina che potrebbero far gola a molte aziende.

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La società prende atto che le batterie agli ioni di litio per smartphone hanno rappresentato più di 6 miliardi di dollari nel 2014, con una sola batteria che costa 5 $ in media. Il mercato delle batterie per veicoli elettrici dovrebbe raggiungere $ 7’600’000 entro il 2020.

Sul fronte dei brevetti, l’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti ha concesso Google 2.835 brevetti nel 2015, portandolo al quinto posto tra le aziende tecnologiche, mentre IBM, per il 23° anno consecutivo, ha il primo posto.

Come azienda, Google ha cercato di scongiurare i troll dei brevetti. In una iniziativa, lo scorso anno, Google ha annunciato che acquista brevetti e licenze tecnologiche piuttosto che farli cadere nelle mani di un troll dei brevetti.

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