Google Maps è una delle applicazioni più famose e apprezzate da milioni di utenti, e molto spesso viene utilizzata non solo per conoscere la strada più breve per raggiungere una destinazione. Vi sarà capitato anche a voi di aprire Google Maps per cercare di capire in che zona del mondo si trovi un particolare paese, vero?

Le regioni contese in Google Maps

In queste ore un interessante report dei colleghi del Washington Post, ci permette di scoprire che, in base a dove ci troviamo, i confini politici presenti su Google Maps possono cambiare. Un esempio lampante lo possiamo trovare con la Crimea, una regione ai confini della Russia che è stata annessa nel 2014 con non poche critiche da parte dell’Unione Europea e degli USA.

Ebbene, se utenti statunitensi si portano a livello della Crimea, questa viene vista come una regione autonoma – né russa né ucraina -, cosa che invece cambia per utenti russi che utilizzano Google Maps. In questo caso la Crimea viene vista come regione annessa alla Russia.

google maps confini politici

Il motivo di questo comportamento dell’applicazione viene descritto da Ethan Russel, top executive di Google Maps, che dichiara: “rimaniamo neutrali sulle questioni delle regioni e dei confini contestati e facciamo ogni sforzo per visualizzare la controversia nelle nostre mappe utilizzando una linea di confine grigia tratteggiata. Nei paesi in cui disponiamo di versioni locali di Google Maps, seguiamo la legislazione locale quando visualizziamo nomi e confini”.

Russel ci dice quindi che il suo team etichettato come “squadra delle regioni contese” si occupa di gestire globalmente la disputa dei confini politici non solo rispettando le leggi locali, ma anche tramite la presenza di elementi visivi – linee di confine tratteggiate – atti ad indicare che il territorio in questione è al centro di una disputa fra più paesi.