Durante l’evento di questa sera Google ha presentato due nuovi dispositivi per la smart home: stiamo parlando di due varianti dell’assistente Google Home, ossia Google Home Max e Google Home Mini.

Il primo è la versione cosiddetta “high-end” dell’assistente smart presentato lo scorso anno (proprio il 4 ottobre) e può contare su un altoparlante stereo e su una costruzione da fascia alta, con materiali “premium”. Si tratta della risposta di Big G a coloro che avevano criticato la versione normale per la “bassa” qualità audio; l’azienda ha parlato di una potenza di 20 volte superiore rispetto al modello precedente. Google Home Max cresce anche nelle dimensioni, più generose rispetto al modello normale.

La funzionalità Smart Sound, basata sull’intelligenza artificiale, è in grado di analizzare il suono proveniente dall’altoparlante usando i microfoni integrati per determinare le migliori impostazioni dell’equalizzatore; ha funzione Cast, supporta il Bluetooth e dispone di un input stereo tramite jack da 3,5 mm.

Google Home Max arriverà solo negli USA (almeno per ora) nelle colorazioni Chalk e Charcoal al prezzo di 399 dollari, con 12 mesi di abbonamento a YouTube Music. Sarà preordinabile a partire dal 13 novembre.

Il secondo device, denominato Google Home Mini, è invece una versione meno costosa e dotata di caratteristiche di fascia più bassa. Si tratta di una sorta di variante compatta di Google Home, con i tipici LED colorati che indicano l’interazione con Google Assistant.

Home Mini è costruito in tessuto (durante la presentazione si forse è insistito fin troppo su questo aspetto… NdR) e non dispone di una batteria: non include alcun pulsante, ma si avvia tramite il touch posto in corrispondenza dei LED superiori, oltre che con la voce (“Ok Google”). Può essere collegato con qualunque speaker wireless Chromecast, e le sue funzionalità sono le medesime del normale Google Home.

Rispetto alla versione normale il modello Mini non dispone di basi intercambiabili, ma è più compatto (specialmente in altezza) e può contare su un prezzo di listino decisamente più invitante: Google Home Mini sarà infatti disponibile nelle colorazioni Chalk (grigio), Charcoal (nero) e Coral (rosso) al prezzo di 49 dollari. Arriverà nei negozi dal 19 ottobre, ma i preordini negli USA sono già aperti. Purtroppo, ancora una volta niente Italia, almeno per ora: oltre agli USA sarà disponibile in UK, Canada, Germania, Francia, Australia e Giappone.

Per adeguarsi alla nuova colorazione Coral, presto Big G commercializzerà una base della stessa tonalità per il Google Home “originale”, al prezzo di 20 dollari. Google ha anche annunciato che i vari Google Home utilizzeranno il nostro numero personale per effettuare le chiamate, ma per il momento non abbiamo molti dettagli sulla funzione. I dispositivi saranno anche in grado di riconoscere la nostra voce, distinguendola ad esempio da quella degli altri membri della famiglia. In questo modo potrà comprendere con quale agenda, calendario, etc. etc. interagire o far partire la playlist preferita di ciascuno.

Altra novità, denominata “Broadcast“, permetterà di inviare messaggi ai Google Home presenti in casa e farglielo leggere ad alta voce: potrebbe essere utile per vari scopi, come chiamare i figli, o avvisare di qualcosa le altre persone presenti nella casa, ma non direttamente raggiungibili. Per Richi Chandra di Google i genitori ameranno questa funzionalità, i figli un po’ meno.

Inoltre Google Home può aiutarvi a trovare il vostro smartphone, anche se lo avete lasciato silenzioso: il dispositivo si potrà infatti collegare al telefono e farlo suonare tramite un semplice comando vocale. Google ha poi annunciato il supporto di Home e Chromecast per le camere Nest e la possibilità di assegnare vari speaker a stanze diverse.

Infine, vi segnaliamo che Spotify funziona da ora con Google Assistant e Chromecast, indipendentemente dalla presenza di un dispositivo Google Home: sarà sufficiente collegare l’account del servizio musicale (sia free sia premium) ad Assistant e impostarlo come app di default.

Come vi sembrano i nuovi Google Home Max e Google Home Mini? Speravate in un loro arrivo in Italia?