Nel luglio dello scorso anno emerse che Google utilizzava delle persone per analizzare l’audio registrato dai suoi altoparlanti intelligenti e dall’app Google Assistant all’insaputa dei suoi clienti.

Google affermò che solo lo 0,2% di tutte le registrazioni audio venivano analizzate da esseri umani e che non erano collegate ad alcuna informazione personale, ma due mesi dopo la società sospese il processo a tempo indeterminato per problemi di privacy.

Google ora permette di controllare la revisione umana dell’audio

Google ha recentemente iniziato a inviare un’e-mail a tutti coloro che hanno utilizzato un’app o un servizio che sfrutta la sua IA vocale informandoli che possono abilitare o meno l’impostazione che permette ai revisori umani di analizzare campioni delle registrazioni audio, tuttavia l’opzione è disattivata per impostazione predefinita su tutti i dispositivi, inclusi quelli per la smart home dell’azienda basati su Google Assistant.

Se si attiva l’opzione, le registrazioni delle iterazioni con Google Assistant verranno utilizzate per migliorare la corrispondenza vocale sul dispositivo e per contribuire a migliorare le tecnologie di riconoscimento audio di Google.

Google afferma che invia solo frammenti audio ai revisori umani rendendo anonimi i dati in anticipo in modo tale che risulti impossibile collegare una registrazione a un account specifico. Per gli account Google creati dopo il 24 giugno, le registrazioni vocali degli utenti verranno automaticamente eliminate dopo 18 mesi, mentre per gli account Google meno recenti gli utenti possono scegliere manualmente di eliminare le registrazioni dopo sei o diciotto mesi.

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