Motorola RAZR 2019 è il nuovo smartphone pieghevole appena presentato dalla casa alata, finalmente ufficiale dopo mesi di indiscrezioni. Dopo aver dato un’occhiata a tutti i dettagli e spulciato tutte le caratteristiche tecniche, come sono certo abbiate fatto tutti voi, sono convinto che valga la pena fare qualche riflessione riguardo il futuro di questo tipo di dispositivi, partendo da questo spunto: è veramente questa la direzione da prendere con gli smartphone pieghevoli?

Smartphone pieghevoli nel 2019: pro e contro

Gli smartphone pieghevoli hanno iniziato ad affacciarsi con impegno sul mercato solamente quest’anno e non senza qualche difficoltà. Sappiamo tutti dei problemi che ha dovuto affrontare Samsung con il suo Galaxy Fold, appena tornato in vendita dopo un rinvio di diversi mesi, oppure delle difficoltà di Huawei con il suo Mate X, presentato al MWC 2019 di Barcellona e in arrivo, forse, tra poche ore a partire dalla Cina (sempre che le ultime indiscrezioni non vengano confermate).

Quali sono i punti a favore e a sfavore di questi dispositivi pieghevoli? Tra i primi possiamo annoverare il fatto di poter contare su un display molto più grande del solito, senza avere un “aquilone” nella tasca dei pantaloni (l’immagine è quella…); il fatto di poter utilizzare lo schermo “secondario” (è il caso del Fold) o piegato (come Mate X) per svolgere di fatto qualunque operazione non li rende neanche troppo macchinosi nel caso dobbiamo rispondere “al volo” a una chiamata o a una notifica; infine, anche se la cosa è soggettiva, troviamo il fattore “wow”, che spesso per un appassionato di tecnologia può essere sufficiente come motivazione.

I lati negativi sono purtroppo importanti (più che numerosi), almeno in questi primi tempi: come primo punto non possiamo che citare il prezzo, che non solo supera abbondantemente i 1000 euro, una soglia psicologica che fino a poco tempo fa spaventava parecchio (anche ora, in realtà, ma siamo abituati a vederla infranta), ma arriva con facilità anche ai 2000 euro e oltre. Naturalmente è così per quasi tutte le nuove tecnologie e nel corso del tempo dovremmo assistere a un ribasso: basta pensare ai televisori 4K, che ora sono arrivati a costare cifre alla portata di tutti con l’avvento dell’8K (giusto per fare un esempio).

Come secondo lato a sfavore, e le recenti questioni riguardanti Samsung Galaxy Fold lo dimostrano, ci possiamo mettere la fragilità e la poca praticità: usare uno smartphone pieghevole, specialmente ora che siamo ancora agli inizi, necessita di particolare accortezza. Insomma, il classico uso con “disinvoltura” va un po’ a farsi benedire in favore di quello “se mi cade sono morto“: non che questo non possa valere con tanti altri smartphone in vetro, ma qui viene certamente acuito dalle difficoltà nell’uso di cover e soprattutto pellicole protettive.

Motorola RAZR 2019: è questa la direzione che dovrebbero prendere i pieghevoli?

Questa è la domanda che mi sono posto e di chi mi ha dato lo spunto per la redazione di questo editoriale. Motorola RAZR 2019 costituisce davvero la direzione che dovrebbero prendere i pieghevoli? La risposta potrebbe essere diversa per ciascuno di voi, ma proviamo a riflettere un secondo riprendendo quanto detto più su.

Motorola RAZR 2019 è sicuramente uno smartphone “figo” (perdonatemi l’aggettivo), che ricalca un iconico telefono cellulare che ha conquistato tantissimi utenti e appassionati di tecnologia ormai diversi anni fa (ma nemmeno così tanti in realtà) e che porta con sé il classico effetto “wow”, in questo caso nostalgico, che abbiamo citato prima. Ma aggiunge davvero qualcosa a uno smartphone tradizionale?

Gli altri smartphone pieghevoli citati più su hanno dalla loro il display enorme, che di fatto li trasforma in tablet portatili: Motorola RAZR 2019 diventa un semplice smartphone con un display da 6,2 pollici (21:9) e, visto che il display secondario non può essere usato per fare “tutto” (è da 2,7 pollici), richiede un “passaggio” in più per essere utilizzato. Dunque va a farsi benedire uno dei pochi punti a favore di cui abbiamo discusso.

Se a questo aggiungiamo che l’hardware non è da vero top di gamma e non presenta il meglio del meglio al momento disponibile (Snapdragon 710, 6 GB di RAM, 128 GB di storage, singola fotocamera posteriore da 16 MP) e che il prezzo resta comunque incredibilmente elevato (1599 euro), ecco che le note stonate iniziano a diventare tante. Lo abbiamo lasciato per ultimo, ma per molti di voi potrebbe essere il lato debole più decisivo: ok il design filante del vecchio telefono a conchiglia (“Razor” significa rasoio), ma Motorola RAZR 2019 può contare su una batteria da appena 2510 mAh. Troppo poca? Ce lo dirà la prova sul campo.

Se mettiamo da parte l’effetto nostalgia e invece che da appassionati iniziamo a ragionare da potenziali utilizzatori, di questo RAZR 2019 resta solo il gran bel esercizio di stile da parte della casa alata. E in fin dei conti forse è solo questo perché, almeno secondo me, non è questa la direzione dei pieghevoli: troppi compromessi, senza qualcosa che, tolto l’effetto scintillante, possa davvero offrire qualcosa di più rispetto a un classico smartphone. Adesso però è già tornato il momento di pensare col cuore e sì, non vedo l’ora di provarlo.

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