Certe cose vanno scritte a mente fredda, lucida. Bisogna aspettare che le emozioni sedimentino e che venga a galla il razionalismo e l’analisi. Ho quindi preferito aspettare qualche giorno prima di scrivere questo editoriale, che sicuramente scatenerà un bel pandemonio. In fondo all’articolo trovate le spiegazioni del titolo e non solo.

Che piaccia ammetterlo o no, Apple si è ridotta ad inseguire Android. iOS 8 è la chiara prova di questo, perché di fatto il 99% delle novità introdotte sono caratteristiche che su Android sono presenti dall’inizio (widget, tastiera modificabile, ecc) oppure già da diverse iterazioni. Per una volta, non è Apple a fare il mercato ma è il mercato a fareApple.

La Apple di Steve Jobs non avrebbe mai permesso che fosse il mercato a dettare le sue mosse successive, ma è ormai evidente che questa non è più la Apple di Steve Jobs. Non si sarebbe mai piegata ad ascoltare le richieste e le proteste degli utenti: basti ricordare che quando ci fu il famoso “Antennagate”, ovvero il problema con l’antenna dell’iPhone 4, Jobs disse che gli utenti “impugnano il telefono nel modo sbagliato”. Apple era infallibile, come una divinità perfetta che dovesse essere adorata; era chiaro che non fosse così, ma l’arroganza era quella.

iOS 8 è il primo segno di una svolta – positiva o negativa che sia – per Apple. Indubbiamente iOS 8 costituisce ora un’attrattiva decisamente maggiore per chi è abituato ad Android o per chi ha abbandonato iOS per via della sua limitatezza, preferendovi Android. Chiaramente non c’è una sovrapposizione 1:1 delle funzionalità, ma tanti aspetti sono ora in comune.

Si può parlare di copia? Sì e no. E’ evidente che Apple si sia “ispirata” ad Android, ma molte cose non sono invenzioni straordinarie esclusive di Android – voglio dire, la possibilità di sostituire la tastiera predefinita con una di terze parti non è un’invenzione che merita un brevetto.

Analizziamoli insieme.

  • Widget: ora anche le applicazioni di terze parti possono creare widget nella tendina delle notifiche. Su iOS non c’è spazio sul desktop per i widget, dunque l’unico luogo dove inserirli organicamente è la tendina delle notifiche. Quest’ultima è stata copiata paro paro da Android, così come i widget.
  • Tastiera sostituibile: sin dall’inizio, una delle forze di Android è stata la possibilità di sostituire le varie parti del sistema, tastiera inclusa. Ora anche iOS offre questa possibilità.
  • Notifiche interattive: introdotte in Android 4.1 Jelly Bean, le notifiche espandibili permettono di eseguire azioni veloci (ad esempio eliminare una e-mail o segnarla come letta). La stessa cosa è possibile ora su iOS 8: quando arriva una notifica è possibile espanderla ed eseguire delle azioni veloci.
  • “Hey, Siri”: l’attivazione dei comandi vocali con una parola chiave è stata introdotta per la prima volta sul Motorola Moto X (sul quale funzionano anche a schermo spento) e poi è stata estesa a tutti gli smartphone Android, anche se al momento è limitata al solo inglese americano. “Hey Siri” suona molto come “Hey Snapdragon”, presente tra l’altro su OnePlus One.
  • Riconoscimento musicale: è sufficiente attivare Siri perché riconosca un brano musicale, come fanno servizi come Shazam o SoundHound. La stessa cosa è presente da tempo su Google Now.
  • Richiedi desktop: finalmente iOS entra nella modernità e permette di richiedere il sito desktop anche da Safari. Inutile dire che la funzione esiste su Android da tempo immemore – forse già dalla prima versione, ma non ne sono certo.
  • Scambio dati tra le applicazioni: incredibile ma vero, le applicazioni su iOS potranno scambiarsi i dati! Come su (quasi) qualunque altro sistema operativo multiprogramma esistente, i programmi sono in grado di leggere anche i dati salvati dagli altri programmi. Miracolo!
  • Split screen su iPad: in questo caso non è ancora una funzionalità ufficiale, ma ci sono prove nel codice del sistema operativo che sarà introdotta questa funzionalità. Molto simile a quanto realizzato da vari produttori per conto proprio (Samsung in primis, seguita poi da LG e da altre), nonché alla modalità split screen con le applicazioni Modern su Windows 8.
  • “Non disturbare” nelle chat di gruppo su iMessage: vi ricorda nulla? A me ricorda la possibilità di silenziare le chat su Hangout.
  • Ricerca avanzata su Spotlight: è ora possibile cercare non soltanto tra le applicazioni, ma anche tra le mappe, i film, le serie TV, le voci su Wikipedia e così via. Esattamente come accade su Android da un pezzo.
  • Uso batteria per ogni applicazione: il sistema operativo finalmente consente di sapere qual è l’applicazione che ciuccia inesorabilmente batteria e ammazza la durata. Funzione presente da tempo su Android, forse sin dall’inizio.
  • Notifiche con il tempo di percorrenza: Google Now ci dice ormai da parecchio quanto tempo impieghiamo a raggiungere il luogo del prossimo appuntamento o il luogo di lavoro. La stessa cosa avverrà ora su iOS.

Se Android si sta avvicinando ad iOS in alcuni suoi aspetti (come Project Butter), iOS sta correndo a tutta velocità verso Android. D’altronde Apple sta affrontando una grossa crisi al di fuori degli Stati Uniti, con le vendite che continuano a calare e moltissimi utenti che acquistano smartphone della concorrenza sia per via della maggiore ricchezza di funzionalità offerta da Android, sia per via delle caratteristiche tecniche. La distanza sul primo punto sta andando colmandosi, la seconda credo si colmerà a breve.

Non è un segreto che la media della diagonale degli schermi dei dispositivi si sia alzata notevolmente e sia ora intorno ai 5 pollici: se da un lato è vero che è così perché i top di gamma sono tutti con schermi enormi, dall’altro è altresì vero che la situazione è tale perché alla gente piacciono smartphone grandi. Apple è rimasta al palo con uno smartphone da 4 pollici (dopo che aveva ripetuto per anni il mantra “3.5 pollici sono la dimensione massima”), mentre la concorrenza è andata oltre. Non mi stupirei se vedessimo un iPhone più grande, magari da 4.5/5.0 pollici. Le indiscrezioni dicono 4.7 pollici, che è effettivamente la dimensione ideale.

Ora, riuscirà Apple a vincere di nuovo la fiducia delle persone? Riuscirà a incuriosire gli utenti Android e chi è passato al robottino verde? Vorrei rispondere come il senatore Razzi (“Ma guardi… veramente, io non gredo”), ma in realtà sono io stesso affascinato da questo nuovo iOS. Non acquisterò un iPhone per principio, ma indubbiamente sono curioso di provare il nuovo sistema operativo di Apple per vedere con mano quali sono le differenze. Finora ho sempre avuto grosse difficoltà ad usare gli iPhone degli amici proprio per via dell’impostazione stessa del sistema; non si può certo dire che io sia chiuso di mente, visto che utilizzo indifferentemente Android, webOS, Firefox OS e Windows Phone (e mi sono trovato bene anche con sistemi come Sailfish OS), ma iOS proprio non mi è mai andato giù. Chissà che con iOS 8 qualcosa non cambi.

Il punto, comunque, è che questa è – di fatto – una sconfitta per Apple: si è dovuta piegare e adeguarsi a quello che proponeva la concorrenza più odiata, quella che andava eradicata con “una guerra termonucleare”. Alla fine, il modello che ha vinto è il modello Android, non quello iOS. C’era chi sosteneva che Android fosse una copia di iOS: se questo era vero all’inizio, ora è vero il contrario. Android è riuscito a trovare una sua personalità ed una sua collocazione cambiando, sperimentando, adattandosi; iOS è rimasto sempre uguale a se stesso pur subendo cambiamenti piccoli e grandi, ma non ha saputo finora trovare quella stessa spinta che ha Android. L’ultimo atto è la copia, ma cosa ci riserverà il prossimo?

NOTA BENE: Il titolo è volutamente provocatorio, perché è evidente che – in più di un senso – provocatoria è stata la scelta di Apple. È ovvio che vuole essere un titolo che attira l’attenzione, ma perché vuole alimentare il dibattito. Il bello del web 2.0 e dei blog è che è possibile lasciare un proprio commento e rendersi partecipanti attivi alla discussione, dunque fatelo anche voi – rispettando gli altri e le loro posizioni. Non è affatto necessario insultarsi o essere scortesi e, pertanto, chi lo farà vedrà i suoi commenti eliminati o verrà allontanato. Siete avvertiti.

Per quanto riguarda il fatto che questo sia un editoriale, le posizioni espresse sono le mie personali, non quelle di TuttoAndroid. In ogni caso, siete pregati di mostrare civiltà nei commenti, sia che non siate d’accordo con me (posizione più che lecita) sia che lo siate. Mi fa sempre molto piacere discutere con le persone e alimentare i dibattiti, ma credo che il rispetto venga prima di ogni altra cosa.