Due ragazzi indiani di 17 anni hanno scoperto un importante bug che affligge la più diffusa applicazione di messaggistica al mondo, WhatsApp. Grazie alla vulnerabilità appena citata è possibile mandare in crash WhatsApp da remoto.

Come fare? È molto semplice. Come spiegato dai due ragazzi (trovate anche un video in basso) per mettere in difficoltà l’applicazione è sufficiente inviare un messaggio composto da 2000 caratteri speciali (peso 2 KB). Gli stessi ricercatori avevano precedentemente scoperto come fosse possibile far crashare WhatsApp (e l’intero sistema operativo) inviando un messaggio ben più pesante, dal peso di addirittura 7 MB.

L’app recentemente acquisita da Facebook non entra in crisi alla ricezione del testo composto da 2000 caratteri speciali ma solo quando l’utente tenta di aprire la conversazione che lo contiene, finendo per andare in crash. Per risolvere il malfunzionamento il malcapitato destinatario è costretto ad eliminare l’intera conversazione col mittente. La vulnerabilità coinvolge sia Android che iOS, non Windows 8.1.

Questo exploit, in pratica, può essere utilizzato per costringere qualcun altro ad eliminare dei contenuti contro la sua volontà. Staremo a vedere quanto tempo impiegherà WhatsApp per risolvere il bug.

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