Nei mesi scorsi lo sviluppatore di Spotimote for Spotify era stato contattato da Spotify affichè cambiasse il nome della propria app, in quanto poteva far pensare all’utente finale che si trattasse di un’applicazione sviluppata dalla stessa Spotify. Il nome è stato cambiato in Spotimote ma ancora una volta Spotify si è lamentata della somiglianza del nome con l’app originale.

Inoltre il logo dell’applicazione conteneva elementi di design registrati per cui l’app infrangeva brevetti e copyright. Per alcuni mesi l’autore di Spotimote non ha ricevuto alcuna ulteriore comunicazione da Spotify, pensando quindi che le modifiche al nome e al logo fossero state accettate da Spotify. Nei giorni scorsi però Google ha rimosso l’app dal Play Store con la seguente motivazione:

“Lo sviluppatore di SPOTIMOTE sta chiaramente cercando di guadagnare tramite il marchio SPOTIFY. SPOTIFY è un neologismo e non esiste nessuna ragione per adottare un nome similare come SPOTIMOTE per promuovere offerte musicali. Inoltre il logo incorpora porzioni del logo circolare di Spotify. Questa integrazione viola i diritti del marchio Spotify e porta confusione negli utenti finali, portandoli a credere che l’app sia in qualche modo approvata da Spotify.”

In realtà l’app altro non è se non un controllo remoto per Spotify e non si propone di vendere alcun servizio musicale. Ad essere rimossa dal Play Store, in ogni caso, è solo la versione ad-free a pagamento, mentre la versione gratuita è ancora disponibile. Per evitare ulteriori problemi lo sviluppatore ha ora pubblicato Timote, con un nuovo logo, per mettersi al riparo dalle possibili ire di Spotify.

Se volete provare Timote, potete scaricarlo gratuitamente dal Play Store attraverso il badge sottostante.

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