Honor 7 è lo smartphone top di gamma dell’omonima azienda cinese, costola della ben più nota Huawei. Il dispositivo in questione è disponibile da un paio di mesi in Cina e solamente ora, a Settembre, è arrivato sul mercato europeo e quindi in quello italiano.

Il suo punto forte è il rapporto qualità/prezzo: si tratta di un prodotto disponibile a 349 euro dotato di caratteristiche tecniche recenti e di alto livello. Insomma, un “piccolo” top di gamma offerto ad un prezzo concorrenziale. Vediamo in questa recensione se saprà conquistarsi un posto sul mercato.

Video recensione di Honor 7

Hardware & Connettività

Honor 7 è, innanzitutto, un dispositivo dual-sim e quindi può ospitare all’occorrenza ben 2 nano-SIM. Occupando gli slot con le SIM, tuttavia, si dovrà rinunciare all’espansione di memoria, dato che lo slot è unico e convertibile in base alle esigenze.

Le caratteristiche tecniche sono molto simili a quelle del top di gamma Huawei, il Mate S (vai alla recensione), e quindi troviamo un processore HiSilicon Kinir 935 octa-core (4 core girano a 2.2 GHz e 4 core girano a 1.5 GHz), 3 GB di memoria RAM e 16GB di memoria interna. Il display è un pannello LCD IPS da 5.2 pollici con risoluzione Full-HD (1920×1080 pixel), mentre il comparto fotografico è dotato di una fotocamera principale da 20 megapixel con doppio flash LED e di una fotocamera frontale da 8 megapixel con illuminatore in modo da illuminare il volto durante i selfie.

La connettività di Honor 7 poi è completa e supporta tutte le bande GSM, UMTS ed LTE con bande 1, 3, 7, 8, 20. Non manca ovviamente il modulo WiFi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.1 e GPS/A-GPS. Purtroppo, niente NFC.

Degni di nota il pulsante fisico sul lato destro programmabile ed il sensore biometrico di impronte, posto sul retro, con una reattività ed una affidabilità molto elevata; utilizzabile anche per interagire col sistema operativo cosa che analizzeremo più avanti nella recensione.

Un hardware completo dunque che nulla ha da invidiare a nomi più blasonati e smartphone più costosi.

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Parte telefonica & antenne

L’audio in capsula è di buona qualità, con sufficiente chiarezza; l’unico problema che si pone è che è leggermente basso, dunque nelle situazioni di maggior rumore ambientale potrebbe sorgere qualche problema.

Riguardo invece la ricezione non abbiamo rilevato problemi ed anzi, il segnale è sempre stato di buon livello. Inoltre, abbiamo due tecnologie Segnale+ e Wifi+ che permette di allacciarsi a più celle in modo da mantenere una connettività stabile anche quando si è in movimento.

Ergonomia, Design & Materiali

Honor 7 non si contraddistingue troppo per materiali, design ed ergonomia. Certo, come in tutti gli altri smartphone di fascia più alta di Honor e Huawei troviamo vetro e alluminio – che sono notoriamente materiali più nobili rispetto alla plastica -, tuttavia non danno un senso di pregio così particolare come, ad esempio, invece avviene su Huawei Mate S.

L’alluminio sul retro è satinato ed è affiancato da due placche di plastica (con effetto metallizzato) sulla parte superiore e inferiore per consentire alle antenne una ricezione del segnale adeguata. Gli spigoli sono abbastanza vivi e poco stondati e questi contribuiscono, insieme ad una stondatura del retro solamente accennata, a non far alzare più di tanto il giudizio sull’ergonomia di questo Honor 7.

Nel complesso lo smartphone si tiene bene in mano date le sue dimensioni logicamente più contenute rispetto ad un phablet, tuttavia su questo fronte si poteva fare qualcosa di più.

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Display, Audio & Multimedia

Il display di Honor 7 è un’unità da 5.2 pollici realizzato con tecnologia LCD IPS. La sua risoluzione è Full-HD, ovvero 1920×1080, e la riteniamo una valida scelta dato che comunque ad occhio nudo non si scorgono i singoli pixel. La resa cromatica è buona e così lo sono anche i bianchi, un po’ meno i neri. Gli angoli di visuale sono ampi grazie alla tecnologia IPS, ma sotto alcune inclinazioni tende a perdere un po’ di contrasto.

Il vetro che protegge il display, in ultimo, sembra essere sufficientemente oleofobico per permettere sempre una buona visione del display, merito anche della luminosità che spazia in un intervallo tra massimo e minimo abbastanza ampio.

L’audio è mono, presenta pochi bassi e ha un volume appena discreto: non ci si poteva aspettare un’esperienza d’ascolto in stile cinema, ma in questo caso non siamo oltre al discreto.

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Fotocamera

La fotocamera principale di Honor 7 è un sensore da 20 megapixel con stabilizzazione digitale dell’immagine e doppio flash LED a diversa gradazione di temperatura. Le fotografie non sono strabilianti ma nemmeno scarse, parliamo di un sensore di buona qualità che può renderci felici anche in condizioni di scarsa luminosità.

La fotocamera frontale invece è da 8 megapixel accompagnata da un illuminatore per mostrare sempre in modo nitido i volti nei selfie.

La registrazione dei video può avvenire fino alla risoluzione massima di 1920×1080 a 30 fps mentre le fotografie a 20 megapixel in 4:3 o 10 megapixel in 16:9.

Batteria & Autonomia

Su Honor 7 troviamo una batteria più grande rispetto a quella installata ad esempio su Huawei Mate S. Ben 3100 mAh che offrono una buona autonomia, purtroppo non ottima.

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Arrivare a sera con Honor 7 non è difficile e permette di utilizzare intensamente lo smartphone (quindi con display acceso) circa 3 ore e mezza nell’arco della giornata. Picchi di 4 ore di display sono a portata se si utilizza lo smartphone con pochi momenti di standby.

Fra le impostazioni sono presenti comunque diverse modalità di risparmio energetico che possono migliorare la situazione autonomia castrando, non di poco, le performance dello smartphone.
Altra interessante caratteristica è la possibilità di disattivare la Ricarica Veloce (una ricarica veloce va a ridurre la vita di una batteria), opzione attivabile magari di notte quando non è necessaria una ricarica rapida dello smartphone.

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Software

Android 5.0 Lollipop con interfaccia grafica Emotion UI 3.1 è il pacchetto software con cui viene commercializzato Honor 7. Si tratta nel complesso di un software fluido e reattivo, ma purtroppo non esente da piccoli problemi.

Li definisco piccoli problemi perché non sono così gravi da interrompere l’utilizzo del dispositivo, ma sono comunque degni di nota per il fastidio che creano nell’esperienza d’uso e già noti dal lancio di Huawei P8. I più gravi sono due problemi legati alla tendina delle notifiche: il primo è che alcune notifiche (specie quelle delle applicazioni Google) presentano scritte nere su sfondo scuro, impedendone così la leggibilità; il secondo è che alcune notifiche compaiono doppie e quindi ad esempio in Gmail avremo una notifica delle mail raggruppate più una notifica per ogni singola email.

La Emotion UI comunque, oltre ad un’esperienza grafica totalmente diversa dal Material Design (comunque personalizzabile attraverso lo store dei Temi), offre numerose funzionalità – molte delle quali sfruttano il sensore biometrico di impronte posto sul retro del dispositivo. Nel menu ID Impronta in Impostazioni è possibile attivare alcune gesture eseguibili sul sensore biometrico per facilitare l’interazione con lo smartphone: è possibile, ad esempio, attivare lo swipe dall’alto verso il basso del dito sul sensore per aprire la tendina delle notifiche, dal basso verso l’alto per aprire il Task Manager, fare una pressione veloce per eseguire l’azione del tasto indietro oppure una pressione prolungata per tornare alla home. Tutte gesture comode, ma che può capitare di eseguire involontariamente diventando di disturbo.

La home screen purtroppo non ha alcun drawer delle applicazioni, le quali compaiono direttamente in lista una volta installate. Tenendo premuta un’area vuota della home è però possibile personalizzare la griglia delle applicazioni (4×4, 5×4, 4×5), l’effetto di transizione e lo sfondo. Nelle impostazioni è possibile inoltre modificare i pulsanti di navigazione invertendo l’ordine dei tasti o aggiungendo un pulsante per aprire la tendina delle notifiche.

Degne di nota poi le funzionalità di utilizzo con una sola mano: con uno swipe da sinistra verso destra o viceversa sui tasti di navigazione la schermata software verrà ridotta ad 4.3 pollici circa permettendo così di interagire molto più facilmente con una sola mano.

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In conclusione

In conclusione Honor 7 si posiziona senza ombra di dubbio fra i migliori smartphone Android del 2015. Certo, a 349 euro ci sono ormai molti validi concorrenti ma l’esperienza generale offerta da questo smartphone, relazionata con il prezzo di vendita, lo rende sicuramente un best buy. Speriamo solo che Huawei/Honor si ricordi di correggere quei piccoli problemi software che lo renderebbero più completo e funzionante (e funzionale).

Honor 7 è disponibile al momento solo sul sito ufficiale di vendita Huawei e Honor: Vmall.eu, al prezzo di 349 euro.

Pagella

8.3
Display
8.2
Ergonomia
8.5
Hardware
7.5
Software
7.9
Batteria
7.4
Fotocamera
9.0
Qualità/prezzo
8.2
Materiali
7.0
Audio
8
Esperienza Utente
8.3