La questione sta diventando un po’ spinosa: molti lettori del nostro quotidiano e tanti appassionati di tecnologia sparsi per il mondo stanno cominciando a porsi domande più che legittime sulla veridicità e attendibilità dei giudizi espressi da DxOMark a proposito delle performance fotografiche degli smartphone.

DxOMark è quella che potremmo definire un’agenzia di rating che si occupa di fotografia e degli strumenti che permettono di realizzarla, dalle fotocamere agli smartphone, attraverso test rigorosi e tecnicamente impeccabili si pone l’obiettivo di tradurre numericamente la qualità delle foto (e dei video) e di stilare una classifica sempre aggiornata dei migliori prodotti.

Negli anni il sito si è conquistato sempre più credibilità grazie alla riproducibilità e oggettività dei test condotti, tanto che è ormai riconosciuto come metro di giudizio dalle aziende e dalla stampa specializzata, compreso TuttoAndroid che vi riporta le notizie sui principali smartphone che vengono analizzati.

Ultimamente hanno fatto scalpore le valutazioni espresse per Google Pixel 2XL e Huawei Mate 10 Pro, entrambi posizionati ad un livello altissimo e addirittura superiori a colossi del calibro di Samsung Galaxy Note 8 e HTC U11. Chiaramente è nata qualche perplessità, soprattutto tra i nostri colleghi oltreoceano, sia sui metodi che sul merito dei giudizi espressi.

Come funziona il sistema di valutazione di DxOMark? Come si possono leggere i risultati? DxO è pagata dai produttori per “aggiustare” i voti? 

Abbiamo provato a rispondere a queste ed altre domande in un video di approfondimento:

Vi trovate d’accordo con le nostre opinioni o vi fidate ciecamente del voto espresso da DxOMark ed effetuate i vostri acquisti utilizzandolo come principale discriminante?
Ci piacerebbe conoscere la vostra idea, lo spazio per i commenti è a disposizione.