Google ha aggiornato il documento Android Compatibility Definition apportando una modifica di interesse comune, soprattutto per chi possiede o vorrà acquistare un dispositivo non Nexus. In sostanza, la crittografia abilitata di fabbrica e quindi sempre attiva non è più obbligatoria e spetta solo ai produttori scegliere se abilitarla o meno.

Ad ogni modo, è specificato che la funzione deve comunque essere presente nel dispositivo e questo perché l’utente poi può eventualmente scegliere di abilitarla in qualsiasi momento. Questa situazione è quantomeno strana, poiché è in netto contrasto con quanto annunciato da Google in occasione della presentazione di Android 5.0 Lollipop, che avrebbe dovuto portare con sé la crittografia dei dati sempre attiva. E invece non è stato così, almeno sui dispositivi dei produttori, che hanno scelto di disabilitarla a differenza di Google con Nexus 6 e Nexus 9.

Probabilmente Google ci ha ripensato a causa del calo di prestazioni causato dalla crittografia e vuol darr ai produttori il giusto tempo per risolvere il problema via software e soprattutto con nuovi componenti di archiviazione più veloci. Non a caso, per il momento, la consiglia solamente e si augura che possa diventare un must con le prossime release del robottino verde. Oppure sarà stato l’FBI a far cambiare idea a Google?

Via

Aggiornamento: Google ha rilasciato delle dichiarazioni ad Engadget in cui afferma di non richiedere più la crittografia sempre attiva a causa di alcuni problemi relativi alle prestazioni riscontrati dai partner. Ad ogni modo afferma che sarà abilitata sempre sui dispositivi Nexus perché non ci sono cali di prestazioni.