Solo la settimana scorsa, Apple ha dichiarato che con il nuovo iOS 8, grazie ad una crittografia avanzata, sarà impossibile per chiunque voglia poter accedere al dispositivo. Anche Google, con il nuovo Android L, abbandonerà la crittografia facoltativa per renderla invece predefinita: nemmeno Google dovrebbe avere gli strumenti in grado di sbloccarla.

Con la parola chiunque, infatti, intendevo proprio tutti: e non solo le aziende, ma anche le forze dell’ordine, che utilizzano questi sistemi per recuperare prove che magari sono contenute nel device dell’indagato. Questi sistemi di crittografia, precisiamo, riguarderanno solamente i dati contenuti nella memoria del device, e non ad esempio quelli salvati su cloud.

Queste novità hanno messo in allarme addirittura l’FBI, che tramite il suo direttore James Comey, si è dichiarato preoccupato per questi smartphone non controllabili dalle forze dell’ordine. Ciò che preoccupa Comey, è come le aziende stanno pubblicizzando le nuove funzionalità utili a porsi al di là della legge.

Tim Cook di Apple ha dichiarato come le persone abbiano il diritto alla privacy, e che questo argomento sarà un tema chiave per il prossimo anno. Ron Amadeo, avverte invece gli utilizzatori di Android, avvisandoli di come Google possa reimpostare la sequenza di sblocco del dispositivo in favore delle forze dell’ordine, e consiglia quindi di utilizzare PIN o password.

Fateci sapere la vostra opinione con un commento qui sotto. Ritenete sia giusto che i dati interni al vostro dispositivo restino inaccessibili?

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