Intel ha annunciato ufficialmente il rilascio di Android 4.4 KitKat ottimizzato per architettura x86 a 64 bit (x86-64, per la precisione). In questo modo sarà possibile sfruttare appieno le capacità dei chip a 64 bit in commercio anche con Android. Intel ha annunciato anche i nuovi chip Braswell, eredi degli attuali Bay Trail.

Un dettaglio non ininfluente è che questo rilascio di KitKat a 64 bit non è compatibile con i chip normalmente impiegati su smartphone e tablet: mentre questa versione è compilata per processori Intel, i processori normalmente impiegati sui dispositivi mobile hanno architettura ARM, il cui software non è quindi compatibile con i chip Intel. Questo significa che sarà Google a dover rifare il lavoro di porting a 64 bit per i chip ARM in futuro, magari con il rilascio di Luglio o (più probabilmente) con quello di Ottobre.

Questa versione di Android costituisce, comunque, un passo avanti per la piattaforma nel suo insieme, che ora può contare su tecnologie più avanzate che le permettono di superare alcuni limiti altrimenti difficilmente o complicatamente valicabili come la quantità massima di memoria RAM indirizzabile. Vengono, inoltre, poggiate le fondamenta per gli sviluppatori che cominciano ad abituarsi a ragionare pensando ad una piattaforma sia hardware che software a 64 bit, così da facilitare un domani il passaggio di tutto l’ecosistema.

I nuovi chip Braswell promettono invece maggiori prestazioni e consumi inferiori rispetto agli attuali Bay Trail, di cui sono un’evoluzione. Il processo produttivo passa  a 14nm e la superficie del chip si riduce assieme alle necessità di dissipazione.

Braswell potrebbe essere il primo vero competitor di ARM sfornato da Intel. Anche se i dettagli al momento non abbondano, le premesse per una lotta più o meno alla pari ci sono.

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