Molti di voi si saranno trovati nella situazione di scattare delle foto con lo smartphone: magari perché avete dimenticato la macchina fotografica a casa o, semplicemente, perché le foto prodotte vi sembrano uguali. Un’ interessantissima funzione introdotta (nella fotocamera stock/Google Camera) con Nexus 4, e poi migliorata in Nexus 5, è l’HDR.

L’acronimo significa High Dynamic Range e, essenzialmente, combina più immagini (generalmente 3, ma si può fare anche con più) di cui una sottoesposta (poco luminosa), una sovraesposta (troppo luminosa) e una ad esposizione corretta. Così facendo si ottiene un immagine dove tutti i dettagli sono alla giusta esposizione.

Ma adesso andiamo a vedere più nello specifico la funzione HDR+, introdotta da Google con Nexus 5, e dove può essere utile il suo utilizzo attraverso dei consigli pubblicati da Google nel suo blog ufficiale.

 Scene con poca luce

La lente di uno smartphone è molto piccola e perciò riesce a catturare veramente poca luce. Dunque, senza HDR, la fotocamera aumenta il tempo di esposizione e gli ISO. Questo porta a due problemi:

  • Un tempo di esposizione troppo lungo genera una foto mossa, se non si ha un cavalletto (ipotesi da escludere su uno smartphone)
  • Gli alti ISO aumentano sensibilmente il rumore nelle foto, provocandone una diminuzione di nitidezza.

Utilizzando l’HDR+ le cose cambiano completamente: vengono fatti molti scatti con un tempo di esposizione minore (risolvendo, in parte, il problema di avere una foto mossa), dopodiché il software allinea le foto (la mano può spostarsi leggermente in fase di scatto) e calcola la media per ogni pixel. Questo processo contribuisce ad attenuare il rumore, poiché ogni pixel dell’immagine finale è ottenuto dall’unione di tanti pixel.

HDR+1

Scene con elevate differenze di luce

Quante volte vi sarà capitato di volervi fare una foto al mare con il sole che tramonta? Vi sarete accorti che il soggetto apparirà nero nella foto (o, nel caso di un esposizione sul soggetto, tutto lo sfondo bruciato). Quello di cui avete bisogno è l’HDR+.

Infatti, scattando foto con diverse esposizioni, lo smartphone riesce a fare una foto “giusta” per il cielo e una per il soggetto (ovviamente non vi aspettate miracoli) e, fondendole, ottiene una foto dove le ombre vengono schiarite (il soggetto) e le luci vengono scurite (il sole).

HDR+2

Potete notare che la foto con l’HDR+ attivo è di gran lunga migliore rispetto a quella di sinistra.

Tuttavia ci sono delle scene per le quali l’HDR non va bene, per esempio quelle di sport (l’HDR ha un tempo di esposizione troppo lungo e, andando a fondere le immagini, il software non riuscirebbe ad allinearle correttamente). Se usato nel modo giusto è un grande aiuto ai vostri scatti, quindi il mio consiglio è di lasciarlo sempre attivo e disattivarlo in caso di scene in movimento.

Avete mai usato l’HDR+ nelle vostre foto? Che ne pensate dei risultati ottenuti?

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