Ogni anno, lo saprete, va in scena il “festival del rumor” riguardo il nuovo smartphone Nexus che entro breve sarà annunciato da Google. Tante sono le fughe di notizie che si apprendono durante i mesi precedenti alla presentazione, ed alcune di queste sono state anche nostre esclusive mondiali in particolar modo per il Nexus 5 ed Android 4.4 KitKat (link 1, link 2, link 3)

Chi ci legge, quindi, potrebbe porsi una domanda che per alcuni potrebbe sembrare banale, ma che in realtà per altri non lo è: perchè si parla tanto di Nexus? Bene, in questo articolo desideriamo mettere meglio a fuoco il quadro sui dispositivi Nexus in generale e dare una risposta precisa soprattutto a coloro i quali non hanno mai sentito parlare di Nexus, o, se si, molto vagamente.

Abbiamo quindi preferito elencare diversi punti nei quali spiegare perchè i dispositivi Nexus sono considerati “speciali” rispetto a tutti gli altri dispositivi Android. Andiamo quindi per gradi.


Cosa sono i Nexus?

Nexus è la gamma dei dispositivi mobile di Google. Esistono quindi sia smartphone della serie Nexus che tablet della serie Nexus. Google ogni anno stipula una collaborazione con un’azienda produttrice (OEM) che si occupa di fornirle solamente l’hardware, cioè il dispositivo completo senza alcun software pre-installato (come un PC senza sistema operativo). Ovviamente il dispositivo viene realizzato a seconda delle richieste di Google, sia per quanto riguarda il design che per quanto riguarda le caratteristiche tecniche.

Essendo poi Android un sistema operativo sviluppato da Google, i dispositivi Nexus ovviamente non potevano che avere a bordo appunto Android, quindi sono dei dispositivi Android. In particolare, i Nexus sono i dispositivi Android ufficiali di Google, così come gli iDevices sono i dispositivi iOS ufficiali di Apple.


Un Nexus è speciale per: gli aggiornamenti

Essendo un dispositivo ufficiale Android realizzato direttamente da Google, un Nexus ha zero tempi di attesa per la ricezione di un aggiornamento software, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che questo comporta. Ciò significa che, non appena Google rilascia una nuova versione di Android, i Nexus la ricevono immediatamente mentre tutti gli altri dispositivi Android dovranno attendere che le rispettive aziende la rilascino per i propri dispositivi (Samsung, LG, HTC, Sony, Huawei…). Per questo, potrebbero essere necessari anche alcuni mesi. Google, però, per ovviare a questo problema, ha pensato di rilasciare un tool per le aziende chiamato Android PDK (Platform Development Kit), tramite il quale le aziende stesse ricevono in anteprima la nuova versione di Android per iniziare a lavorare sugli aggiornamenti dei dispositivi. Questo dovrebbe ridurre i tempi di attesa per il rilascio degli aggiornamenti.


Un Nexus è speciale per: fluidità e velocità

Grazie all’ottimizzazione software di Google, i Nexus sono noti per la loro fluidità e la loro velocità nell’eseguire le operazioni, nonostante l’hardware col passare del tempo diventi datato. In particolare, con Android 4.1 Jelly Bean rilasciato durante l’estate del 2012, Google ha introdotto un nuovo “meccanismo” che ha reso ancor più fluida l’interfaccia di Android, ed anche col passare del tempo questa fluidità permane. Con Android 4.3 Jelly Bean, inoltre, Google ha introdotto la funzionalità TRIM, grazie alla quale le prestazioni dei dispositivi restano invariate nel tempo anche se installiamo tantissime applicazioni ed appesantiamo il sistema. Inoltre, essendo l’interfaccia di Android stock molto minimale e leggera, i Nexus restano sempre molto performanti anche col passare del tempo. Naturalmente, però, c’è anche da considerare che molti dispositivi Android sono dotati di un hardware talmente potente che anche senza grosse ottimizzazioni software riescono ad offrire delle ottime prestazioni in termini di fluidità e di velocità.


Un Nexus è speciale per: l’innovazione

Per innovazione intendiamo sia quella hardware che software. Sotto il profilo hardware, Google ha da sempre cercato di innovare introducendo novità all’interno dei propri dispositivi. Il primo dispositivo Nexus creato è stato uno smartphone, il famosissimo Nexus One, molto innovativo sotto tanti punti di vista: primo smartphone con processore da 1 GHz (di altissimo livello nel 2009), RAM abbondante per l’epoca (512 MB), LED di notifica ed altro ancora. Con il successore, il Nexus S, è stata poi introdotta una memoria molto più capiente e l’NFC, mentre con il Galaxy Nexus sono stati aboliti i tasti soft-touch ed introdotti per la prima volta in assoluto i tasti software, nonchè una fotocamera da 5 megapixel che, ancora tutt’oggi, è una delle migliori della sua categoria dato che riesce a girare video fino a 1080p. Passiamo poi al Nexus 4, altra innovazione hardware data soprattutto dalla presenza del Wireless Display e dal design. In particolare, se ci riflettiamo, ogni Nexus è andato a migliorare quegli aspetti che nel precedente modello non avevano convinto, e siamo abbastanza sicuri che il Nexus 5 che sarà presentato durante i prossimi giorni non deluderà le aspettative.

Sotto il profilo software, invece, sono state introdotte nuove funzioni anche in base alle novità hardware, come ad esempio la gestione dell’NFC, la personalizzazione del LED di notifica grazie a nuove API per gli sviluppatori di applicazioni, lo stesso Wireless Display, la funzionalità timelapse dell’applicazione fotocamera, quick settings, widget nella lockscreen ed altro ancora.


Un Nexus è speciale per: il modding

Sia chiaro: tutti, o quasi, i dispositivi Android sono molto adatti al modding, cioè alla personalizzazione (anche completa) dell’intero sistema operativo, il che è molto differente dal jailbreak che si ha sui dispositivi Apple. Sui Nexus, però, effettuare “modding” risulta molto più semplice e banale che su altri dispositivi Android, proprio perchè sono dispositivi concepiti per essere costantemente sviluppati. Operazioni come root, installazione di recovery e sblocco bootloader risultano estremamente semplici, tanto che anche chi non è esperto potrebbe eseguirle.


Un Nexus è speciale per: il prezzo

I dispositivi Nexus si possono trovare in vendita ovunque, sia online che in negozi fisici. Google, però, ha un proprio store online dove vende i suoi dispositivi che è il Google Play Store (sezione Devices). Fino a poco tempo fa, il Play Devices non era disponibile nel nostro Paese, ma per fortuna da circa 1 mese Google ha aperto le porte dei dispositivi anche all’Italia direttamente dal suo store. Essendo i Nexus dei dispositivi Google, sono infatti venduti sul Play Devices a prezzi molto più bassi rispetto a quelli consigliati dalle aziende. Questo perchè Google può “permettersi di svalutare” il prezzo dei propri dispositivi in quanto “ci guadagnerebbe” con altri servizi. Purtroppo, quindi, in quei Paesi in cui non è ancora presente il servizio Play Devices, i dispositivi Nexus (in particolare gli smartphone) vengono venduti a prezzo intero.

Per fare un esempio, consideriamo il Nexus 4, smartphone assolutamente top di gamma quando fu lanciato ad Ottobre 2012: sul Play Devices il prezzo partiva da €299, mentre online o in negozi fisici il prezzo lievitava fino quasi a raddoppiare.

Dunque, per politica di Google, i Nexus vengono proposti sul Play Devices agli stessi prezzi a cui sono proposti dispositivi di fascia media, quindi non estremamente performanti, nonostante appunto i Nexus siano degli assoluti top di gamma.


Ribadiamo che con questo articolo abbiamo voluto rivolgerci sia a coloro i quali conoscono tutto dei Nexus sia soprattutto a coloro i quali non erano chiare tante cose su questi dispositivi. Ci auguriamo quindi di aver risposto alle tante domande che spesso leggiamo tra i commenti di tutti voi e vi invitiamo a porcene delle altre nel caso in cui qualcosa non fosse ancora chiaro.