Si apre con una riflessione sul momento difficile che sta vivendo tutto il mondo a causa della pandemia in corso l’articolo con cui Google annuncia il rollout di Android 11 Developer Preview 2: “Vogliamo ringraziarvi per il fatto che anche in queste circostanze ci avete fornito feedback preziosi su Android 11. Ci auguriamo che voi, le vostre famiglie ed i vostri colleghi stiate bene”.

Google ribadisce ancora una volta che, come la precedente, anche la DP2 di Android 11 è pensata e destinata agli sviluppatori. Non è quindi consigliata per l’utilizzo quotidiano ed è questa la ragione per cui Google continua ad ostacolarne il più possibile l’installazione ai non addetti ai lavori richiedendo il download ed il flash manuale della build. Tuttavia coloro che possiedono già la DP1 di Android 11 possono installare questa con un semplice OTA.

Le novità tangibili di Android 11 Developer Preview 2

Una delle novità più tangibili di Android 11 Developer Preview 2 riguarda la gestione del frame rate per quei dispositivi che si spingono oltre i 60 Hz “standard” dei quali gli sviluppatori possono “imporre” la frequenza di aggiornamento migliore per ciascuna app. Ad esempio, un gioco eseguito su uno smartphone che supporta fino a 90 Hz può essere impostato affinché richieda al display i 90 Hz bypassando l’eventuale automatismo del sistema, come lo Smooth Display dei Google Pixel 4.

Un’altra riguarda Resume on reboot, Riprendi al riavvio, grazie alla quale le app possono riprendere la loro regolare funzionalità anche dopo il riavvio che viene eseguito al termine dell’installazione di un aggiornamento. È possibile infatti programmare l’esecuzione di un OTA ad una determinata ora, spesso durante la notte, e Google ha lavorato per far sì che dopo il riavvio le app possano recuperare la loro normale funzionalità anche se l’utente non ha sbloccato lo smartphone, in modo da non interrompere la ricezione di messaggi o l’esecuzione di eventuali avvisi urgenti.

Vanno segnalate inoltre:

  • una divisione più consistente nella tendina delle notifiche tra quelle provenienti da app di estrazione diversa
  • una nuova sezione chiamata Cronologia delle notifiche in cui viene tenuta traccia di tutti gli avvisi giunti nel corso del tempo
  • una scorciatoia nel menù di accensione per il controllo dei dispositivi di smart home
  • il debutto di una nuova interfaccia per la registrazione dello schermo, che contiene adesso una serie di ulteriori opzioni per personalizzare la clip risultante
  • l’introduzione dell’opzione che consente di rendere finalmente sicuro lo sblocco 3D con il viso dei Google Pixel 4: adesso si può richiedere di sbloccare l’accesso allo smartphone solo se il proprietario ha gli occhi aperti
  • il restyling di Stili e sfondi con un’interfaccia rinnovata per la scelta dello sfondo
  • sempre su Stili e sfondi è presente il nuovo tab Orologio che, una volta a regime, consentirà di personalizzare in modo accurato l’orologio della schermata di blocco
  • il supporto al Wireless debugging
  • le notifiche delle conversazioni possono essere contrassegnate come importanti con una nuova interfaccia
  • una nuova opzione sviluppatori simula display a cascata, fori nel display e altri tipi di tagli del genere

Le novità nascoste di Android 11 Developer Preview 11

Le restanti novità sono strettamente pensate per favorire il lavoro degli sviluppatori, dunque non visibili (o poco visibili) agli utenti comuni che dovessero installare la DP2 di Android 11: riguardano il 5G, gli smartphone con display pieghevole, l’individuazione delle chiamate in arrivo, le API per le reti neurali, le transizioni IME, la privacy e la sicurezza. Qualora voleste saperne di più potete consultare la pagina disponibile alla voce Fonti, alla fine dell’articolo.

Come installare Android 11 Developer Preview 2

Potete scaricare Android 11 Developer Preview 2 per i Google Pixel supportati (dalla seconda generazione in poi) tramite questo indirizzo. Giunge al debutto in questa occasione Android Flash Tool, di cui potete conoscere i dettagli in questa pagina. Vi ricordiamo che a questa ne seguirà un’altra il mese prossimo, la terza ed ultima Developer Preview, mentre arriverà a maggio la prima Beta di Android 11, che auspichiamo un po’ più rifinita e dunque utilizzabile da un numero maggiore di appassionati.