Dopo l’introduzione delle nuove funzioni agentiche, l’espansione ad altri Paesi di lingua inglese e l’ingresso in Google Chrome, ora AI Mode riceve un aggiornamento che rappresenta una significativa evoluzione del motore di ricerca. Gli utenti, infatti, possono ora esplorare risultati visivi partendo da un’idea, un’immagine o una semplice descrizione conversazionale. L’obiettivo è trasformare la ricerca in un’esperienza più intuitiva, naturale e ricca dal punto di vista visivo, in particolare nei contesti in cui le parole non bastano a esprimere ciò che si cerca. La nuova versione di AI Mode è in distribuzione in lingua inglese negli Stati Uniti a partire da questa settimana.

Una nuova esperienza di ricerca visiva su Google

Che si tratti di cercare ispirazione per arredare una stanza o trovare l’abito giusto per una determinata occasione, l’interazione con l’intelligenza artificiale non si basa più esclusivamente sulla scrittura di parole chiave. È ora possibile caricare un’immagine, scattare una foto o descrivere in maniera approssimativa ciò che si ha in mente, ottenendo immediatamente una selezione di contenuti visivi in linea con l’intento dell’utente.

Una delle innovazioni più rilevanti della nuova AI Mode riguarda la possibilità di avviare una ricerca attraverso una conversazione naturale. L’utente può porre domande complesse o vaghe, come accadrebbe parlando con un amico, e ricevere in risposta un insieme coerente di immagini che interpretano il concetto espresso. La ricerca può poi essere affinata passo dopo passo, continuando a interagire con l’intelligenza artificiale per orientare i risultati verso preferenze più specifiche, come l’uso di determinati colori, materiali o stili.

Google AI Mode-3

Ogni immagine mostrata rappresenta un contenuto interattivo e cliccabile, che permette di approfondire l’argomento o il prodotto raffigurato. L’esperienza si arricchisce ulteriormente grazie alla possibilità di cercare all’interno di una singola immagine, ponendo domande relative a ciò che si vede e ricevendo risposte pertinenti in tempo reale.

Alla base di questa esperienza visiva c’è una tecnologia che unisce la potenza del motore di ricerca Google con le capacità multimodali di Gemini 2.5, il modello linguistico più avanzato di Google. A fare la differenza è un approccio chiamato visual search fan-out, che consente all’intelligenza artificiale di comprendere un’immagine nel suo insieme, includendo anche elementi secondari, dettagli sfumati e contesti meno evidenti.

Google AI Mode-2

Mentre in passato l’analisi visiva si concentrava principalmente sul soggetto principale, oggi AI Mode è in grado di scomporre e interpretare ogni parte della scena, generando in background molteplici interrogazioni per identificare al meglio ciò che l’utente sta cercando. Questo rende i risultati non solo più ricchi dal punto di vista visivo, ma anche più precisi rispetto all’intento espresso nel linguaggio naturale.

Segui Google Italia su Telegram, ricevi news e offerte per primo

Shopping più semplice grazie all’AI

Molto interessante, anche dal punto di vista della capacità di comprensione di indicazioni vaghe, è anche l’aggiornamento che interessa il processo di acquisto. L’utente può ora cercare prodotti descrivendoli in modo semplice, come farebbe in una conversazione informale. Frasi come “jeans a gamba larga ma non troppo” o “scarpe comode per l’autunno” vengono comprese tranquillamente dal sistema, che restituisce una selezione visiva di articoli pertinenti, pronti per essere confrontati o acquistati.

Non è più necessario passare attraverso una lunga serie di filtri manuali per restringere la ricerca. Basta continuare a parlare con AI Mode per chiedere ulteriori opzioni, modificare le preferenze o cercare versioni alternative dello stesso prodotto. L’interfaccia mostra collegamenti diretti ai siti dei rivenditori, consentendo di finalizzare l’acquisto in modo immediato.

Alla base di questa funzionalità c’è lo Shopping Graph, un enorme archivio dinamico che raccoglie oltre cinquanta miliardi di schede prodotto dai vari store online, dalle grandi catene internazionali fino alle attività locali. Le informazioni vengono aggiornate in modo automatico e costante, con oltre due miliardi di modifiche ogni ora, garantendo così risultati sempre attuali.

Gli ultimi cambiamenti di AI Mode riflettono una profonda trasformazione del processo di ricerca sul web. L’aspetto probabilmente più significativo è che, anche grazie a un ecosistema ricco di servizi e risorse com’è quello di Google, non si tratta più di cercare qualcosa e ottenere una sola risposta. Questo rimane per una determinata tipologia di ricerca, ma ora l’intelligenza artificiale permette di esplorare delle possibilità. Oggi fare una ricerca su Google significa avviare un processo che si sa dove parte ma non si sa dove arriva, aprendo grazie all’interazione costante, nuove possibilità.