Qualcomm vuole rendere il suo nuovo Snapdragon 8 Elite Gen 5 il processore di riferimento nel settore, contribuendo a migliorare l’efficacia della produzione video su smartphone. Il chip è infatti il primo al mondo a integrare il supporto hardware per il codec APV di Samsung, una tecnologia che vuole competere con il formato ProRes di Apple nel mercato professionale. Ma con quali caratteristiche?

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Qualcomm sfida Apple

Appare chiaro che con il suo nuovo processore, Qualcomm voglia sfidare in modo diretto Apple. Snapdragon 8 Elite Gen 5 sarà infatti il motore che muoverà la serie Galaxy S26, prevista per il prossimo anno, portando con sé il supporto nativo per l’Advanced Professional Video (APV), il codec sviluppato da Samsung nel 2023 che ora sta entrando nel pieno della sua applicazione.

APV è infatti stato progettato appositamente per competere con ProRes di Apple, offrendo qualità cinematografica nella cattura video e capacità di post-produzione avanzate direttamente su smartphone. Si tratta inoltre di un codec royalty-free, che elimina i costi di licenza che spesso gravano sui produttori.

Efficienza e qualità senza compromessi

L’aspetto più interessante dell’APV risiede nella sua efficienza superiore. Il nuovo codec di Samsung offre una qualità quasi lossless, mantenendo file di dimensioni ridotte del 10% rispetto al ProRes di Apple e addirittura del 20% più compatti rispetto all’HEVC. Evidentemente, è una caratteristica quasi fondamentale per i creatori di contenuti che lavorano con dispositivi mobili, in cui – come noto – lo spazio di archiviazione è uno dei vincoli più significativi.

Di grande rilievo sono le specifiche tecniche dell’APV: supporta infatti la codifica intra-frame, i video multi-view, HDR10+ e le risoluzioni fino a 8K. La flessibilità del formato si estende anche al campionamento cromatico, con supporto per varie configurazioni (4:0:0, 4:2:2, 4:4:4 e 4:4:4:4) e profondità di bit da 10 a 16 bit, assicurando così all’utente una fedeltà cromatica eccezionale per applicazioni professionali.

Infine, la standardizzazione attraverso l’Internet Engineering Task Force (IETF) conferisce al formato una legittimità istituzionale importante, mentre il supporto da parte di aziende leader del settore come Adobe, Blackmagic Design (DaVinci Resolve), Dolby e YouTube promette di creare rapidamente una rete completa attorno ai contenuti APV.

Cosa cambierà nella produzione mobile?

L’introduzione del Snapdragon 8 Elite Gen 5 con supporto APV potrebbe rappresentare un vero e proprio momento di svolta per la produzione video mobile professionale. I registi e i content creator potranno infatti finalmente accedere a strumenti di qualità cinematografica direttamente sui loro smartphone, senza dover ricorrere a costose attrezzature esterne.

La combinazione tra l’efficienza del nuovo codec e la potenza di elaborazione del chip Qualcomm, inoltre, apre scenari quasi inediti per la creatività mobile. La possibilità di catturare, elaborare e distribuire contenuti video di qualità professionale utilizzando un singolo dispositivo mobile presenta infatti nuove opportunità per l’industria dei contenuti digitali, ampliando le occasioni di creazione e di condivisione grazie all’eliminazione delle barriere tecniche ed economiche che sono tradizionalmente associate alla produzione video professionale.