Tramite un post pubblicato sul blog The Keyword, Google ha appena annunciato tre novità per l’app di Gemini, l’assistente basato sull’intelligenza artificiale, che erano state avvistate negli scorsi mesi durante la fase di sviluppo.
L’assistente guadagna la funzione Chat temporanea, che consente agli utenti di avviare una conversazione che verrà “esonerata” dalla cronologia delle conversazioni e non verrà “memorizzata” dall’assistente, nuove potenzialità di personalizzazione grazie all’apprendimento dalle conversazioni che renderanno il tutto più “contestuale” e impostazioni aggiornate per fornire agli utenti un maggiore controllo sui loro dati.
Indice:
Gemini “impara” dalle conversazioni passate e diventa più contestuale/personale
A marzo avevamo parlato del fatto che Gemini sarebbe diventato presto più “contestuale” e “personale” nei confronti dell’utente, imparando ad attingere dalla cronologia delle ricerche e dalla cronologia delle conversazioni per costruire una sorta di memoria che consentisse all’assistente fornire risposte ancora più utili all’utente.
Tutto ciò diventa realtà come parte del contesto personale, appena annunciato da Google, una opzione che (quando attiva) fa sì che l’assistente ricordi i dettagli chiave e le preferenze condivise dall’utente, rendendo le conversazioni più naturali e pertinenti.
Essendo in grado di tenere conto di ciò di cui abbiamo conversato in passato, Gemini potrà ad esempio suggerire/creare qualcosa che sia pensato da qualcuno che “ci conosce” (o che conosce ciò che gli abbiamo voluto mostrare/raccontare sul nostro conto).
La funzionalità contesto personale verrà implementata a partire da oggi per gli utenti maggiorenni, in alcuni paesi selezionati, e per coloro che utilizzano il modello 2.5 Pro dell’assistente: in futuro (si parla di “prossime settimane”), il supporto verrà esteso al modello 2.5 Flash e ad altri paesi.
L’impostazione collegata al contesto personale sarà attiva di default ma, tramite le impoistazioni dell’assistente, sarà possibile disattivarla (e riattivarla) in qualsiasi momento. In aggiunta, nella sezione Attività delle app Gemini continuerà ad essere possibile gestire ed eliminare le conversazioni.
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Le chat temporanee sbarcano nell’app di Gemini
Le prime evidenze sono emerse a giugno e a luglio abbiamo scoperto qualche dettaglio in più ma ora è ufficiale: Google ha annunciato la funzione Chat temporanea per Gemini, pensata per far sì che gli utenti possano interagire con l’assistente come se utilizzassero una sorta di “navigazione in incognito”.
La funzione è pensata per quelle situazioni in cui vogliamo interagire con l’assistente avviando conversazioni che riguardano temi un po’ più “privati” o, più semplicemente, per parlare di argomenti che esulano dal nostro stile di vita abituale.
Queste chat non verranno inserite nella cronologia delle conversazioni, non verranno utilizzate ai fini della personalizzazione e non verranno utilizzate per addestrare i modelli di intelligenza artificiale targati Google.
Esse verranno conservate per 72 ore, in modo che possiamo riprendere una conversazione (nel breve periodo) senza trovare l’assistente del tutto impreparato. Il rollout delle Chat temporanee parte già oggi e sarà disponibile per tutti gli utenti nelle prossime settimane.
Nuove impostazioni per migliorare il controllo sui dati
L’ultima novità di giornata riguarda l’aggiornamento del modo in cui Google gestisce i contenuti (inclusi file e immagini) caricati dagli utenti sull’app di Gemini: nelle prossime settimane, l’impostazione Attività delle app Gemini (raggiungibile da questo link) verrà rinominata in Mantieni attività.
Quando l’impostazione è attiva, Google conserverà un campione dei caricamenti futuri (a partire dal 2 settembre 2025) come “contributo” per migliorare i servizi offerti a tutti: per evitare che il colosso di Mountain View possa fare ciò, converrà disattivare questa opzione o sfruttare le nuove Chat temporanee.
Con l’occasione dell’annuncio di queste novità per le impostazioni legate all’assistente, Google ha aggiornato il Gemini Apps Privacy Hub che può essere consultato visitando questo link.