Il mese scorso è arrivata una svolta per il mondo delle RC Auto, con l’introduzione della Constatazione Amichevole di Incidente (CAI, ex CID) nella versione digitale. Cosa succede però al classico modulo cartaceo? In realtà assolutamente nulla: quest’ultimo non è stato abolito, ma continua a risultare valido e obbligatorio su richiesta del contraente.

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La Constatazione Amichevole diventa digitale, ma il modulo cartaceo resta

Chi ha avuto un sinistro a bordo del proprio veicolo conoscerà piuttosto bene la constatazione amichevole, un modulo che deve essere compilato in caso di incidente per indicare i dati dei veicoli e delle persone coinvolte, con la relativa descrizione delle dinamiche. In un’epoca di digitalizzazione come quella attuale, nella quale è possibile persino sfruttare l’app IO per mostrare i dati della patente durante i controlli, anche il modulo CAI diventa digitale.

Nel mese di ottobre l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) ha dato avvio al procedimento di revisione del Regolamento ISVAP n.13 del 6 febbraio 2008, introducendo la possibilità di segnalare un incidente anche online o via app. Nel Regolamento n.56 approvato successivamente, è stato stabilito che le compagnie assicurative siano costrette a fornire ai propri clienti anche un’app o un portale web per poter compilare e inviare in via telematica una versione dematerializzata della constatazione amichevole. Il modello digitale viene firmato dai conducenti tramite carta d’identità elettronica (CIE) o tramite il Sistema pubblico di identità digitale (SPID), con l’obiettivo di snellire le pratiche e impedire eventuali truffe.

Il progetto di completa dematerializzazione dell’ex CID è sembrato fin da subito un po’ troppo ardito, e infatti l’eliminazione totale del modello cartaceo non è andata giù alle associazioni dei consumatori (e non solo). Questo ha convinto a fare un mezzo passo “indietro”: differentemente da quanto previsto inizialmente, la versione digitale sarà solo un’alternativa a disposizione degli automobilisti, e non un “obbligo”.

Soddisfatta Assoutenti, che plaude la scelta dell’Ivass: “Una eventuale eliminazione dell’obbligo a carico delle compagnie di assicurazione di consegna del modulo cartaceo, sostituito da una applicazione informatica, avrebbe complicato la sottoscrizione di un accordo tra i conducenti nell’immediatezza di sinistro, a maggior ragione nei casi in cui i sottoscrittori sono persone con scarsa dimestichezza nell’uso delle tecnologie informatiche“, ha commentato il presidente, Gabriele Melluso. “Evidenti quindi le problematiche legate a facili errori di compilazione su un dispositivo di piccole dimensioni come uno smartphone, ma anche alcuni aspetti legati alla privacy degli utenti destavano preoccupazione, considerando che il modulo può contenere anche dati sensibili sanitari di eventuali feriti“.

Il Regolamento che prevede il modulo CAI digitale è già in vigore, ma le imprese assicuratrici hanno tempo 12 mesi per adeguarsi e fornire ai clienti gli strumenti necessari. Alcune hanno già integrato la funzione all’interno della propria app, ma piano piano arriverà per tutte.

Siete d’accordo con la scelta di offrire l’alternativa digitale, pur mantenendo il classico modulo CAI cartaceo? O avreste preferito un passaggio completo al digitale?