Niente vacanze estive per AGCOM, impegnata a controllare l’operato degli operatori telefonici nostrani e le loro continue infrazioni. L’ultima compagnia ad essere finita nel mirino del Garante per le comunicazioni e Tre Italia a causa degli addebiti per le chiamate effettuate al 4133 quando la segreteria telefonica è disattivata.

Qualche tempo fa vi abbiamo spiegato come disattivare i tanti servizi a pagamento preimpostati nelle nuove SIM di Tre Italia, tra cui la segreteria telefonica. Peccato che se un cliente effettua volontariamente o per errore una chiamata alla segreteria telefonica si veda addebitare dei costi variabili tra i 16 e i 20 centesimi, invece di ricevere un avviso il quale indica che il servizio non è attivo.

Secondo AGCOM sussistono i principi per un provvedimento disciplinare che potrebbe portare all’ennesima sanzione nei confronti di Tre Italia per indebita richiesta di pagamento e tenuta in contrasto con i principi di buona fede e lealtà.

Abbiamo contattato Tre Italia per cercare di ottenere un chiarimento ma non l’operatore non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali. Al momento il sito tre.it riporta ancora l’indicazione dei costi da sostenere nel caso di chiamate alla segreteria telefonica disattiva e sembra che l’operatore intenda mantenerle finché l’AGCOM non avrà emesso una sentenza in merito.