Come dimostrato dalla delibera contro TIM e Wind, l’AGCOM ha deciso di opporsi fermamente ad eventuali tariffe per il roaming europeo adottate dagli operatori mobile, contrarie a quanto dispone l’entrata in vigore della cosiddetta Eurotariffa 2016.
Oggi l’Autorità ha diffidato anche 3 Italia ad applicare correttamente il Regolamento UE n. 2015/2120 in tema di roaming europeo. In particolare è stata contestata l’applicazione della tariffa Power Europe, strutturata sulla base del piano nazionale “Power 15”, e non disponibile anche per il piano “Power 10”, cui vengono applicati i sovrapprezzi consentiti dalla nuova regolamentazione comunitaria.
La tariffa “Power Europe” è stata definita soltanto a partire dal piano nazionale “Power 15”, cui è applicato il valore di sovrapprezzo previsti dal Regolamento, e non anche dalle altre opzioni commercializzate a livello nazionale, motivo per cui il piano nazionale “Power 15” è applicato a tutti gli utenti e non è offerta la possibilità di utilizzare la propria tariffa nazionale maggiorata di un sovrapprezzo.
Nello specifico, la modalità di tariffazione adottata dall’operatore H3G non consente ai propri clienti la effettiva fruibilità in roaming delle tariffe e/o bundle domestici maggiorati delle sole surcharge consentite (c.d. RLAH+), con la conseguenza che i clienti che fruiscono di offerte domestiche più convenienti rispetto a quella denominata “Power 15”, e sicuramente coloro che fruiscono di piani tariffari nazionali a pacchetto, sono costretti a vedersi addebitare tariffe di roaming superiori rispetto a quelle consentite secondo il modello del RLAH+.
Come si legge dalla delibera dell’AGCOM, 3 Italia ha tempo 15 giorni per comunicare le misure adottate al fine di adeguare la propria tariffa di roaming e di compensare gli utenti per gli addebiti effettuati in violazione delle stesse. Cosa succederà? Staremo a vedere.