La nuova normativa che regolamenta il roaming all’interno dell’Unione Europea sarà una vera manna dal cielo per gli utenti, che da qualche giorno possono viaggiare senza pensieri e chiamare casa o navigare in Rete senza costi aggiuntivi. Ad avere più difficoltà sono invece gli operatori virtuali, che si trovano in una situazione complicata.

Oltre a dover affrontare dei costi più altri per il traffico in roaming acquistato dagli operatori fisici, gli operatori virtuali non dispongono di una propria rete che permetta loro di rivalersi sugli operatori stranieri per rientrare, almeno in parte, dei costi. Questa è, ad esempio, la tesi portata da Tiscali Mobile a sostegno della propria domanda di deroga alla normativa sul roaming, inoltrata in questi giorni all’AGCOM.

Qualora la domanda venga accolta Tiscali potrà applicare un sovrapprezzo alle proprie tariffe per cercare di compensare i maggiori costi sostenuti. In caso di mancato accoglimento della domanda Tiscali potrebbe decidere di limitare le proposte per cercare di arrivare al giusto compromesso tra sostenibilità e offerta.

La situazione sembra destinata a cambiare ulteriormente con l’arrivo di Iliad, il quarto operatore che promette di rendere ancora più dura la competizione. Potrebbe essere l’inizio della fine degli operatori virtuali? Riusciranno a sopravvivere solamente quelli che hanno grosse strutture alle spalle? Il box dei commenti è a vostra disposizione.

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