TIM lancia oggi una nuova serie di promozioni facenti parti di una iniziativa commerciale riguardante la piattaforma di streaming Chili. Nel frattempo l’operatore prova a fare chiarezza sulla procedura di rimborso legata alla fatturazione a 28 giorni.

TIM e Chili

Sono tre le promozioni, dedicate agli utenti di linea fissa e mobile e attivabili attraverso TIM Party, legate a Chili, piattaforma dedicata allo streaming di film e serie TV. Oltre alla possibilità di prenotare in anticipo alcuni film a noleggio, sono previsti i seguenti vantaggi:

  • gift card del valore di 10 euro, offerta gratuitamente per i possessori di linea fissa e mobile, fino a un massimo di due per ogni utente;
  • addebito in bolletta dei contenuti acquistati o noleggiati, con uno sconto sul noleggio delle prime visioni in HD, che costano 3,90 euro invece di 4,99 euro
  • possibilità di acquistare gadget e merchandising Chili a prezzi scontati.

Per usufruire della gift card è sufficiente creare un proprio account e non è richiesta la sottoscrizione di alcun abbonamento.

TIM e la fatturazione a 28 giorni

Dopo mesi e mesi di tira e molla in merito alla fatturazione a 28 giorni per le linee fisse, giudicata illecita dall’AGCOM, con una sentenza confermata anche dal Consiglio di Stato, TIM ha deciso di comunicare la procedura per chiedere il rimborso di quanto indebitamente eroso con la strategia della fatturazione a 28 giorni.

La proposta è valida per quegli utenti che disponevano di una linea prima del 31 marzo 2018 e che non hanno utilizzato l’opzione alternativa rappresentata dall’attivazione di una serie di servizi Premium. È sufficiente chiamare il 187 ed effettuare la richiesta, mentre da novembre sarà possibile accedere all’Area Web MyTIM con le proprie credenziali e presentare la richiesta di rimborso.

Ancora una volta però TIM, così come gli altri operatori coinvolti nella vicenda, dimostra poca attenzione al contenuto delle delibere, che intimavano agli operatori di procedere al rimborso in maniera automatica. In questo modo è più che probabile che buona parte degli attuali clienti, e degli ex-clienti, non faccia domanda di rimborso, lasciando qualche altro milione di euro nelle casse di TIM.