Partenza travagliata per il secondo Tablet di Asus, il Transformer Prime, commercializzato inizialmente solo in America, i primi feedback non sono stati molti positivi: tra problemi di Batteria, GPS che risulta lento ad agganciare i satelliti e Bootloader bloccato con chiave AES a 128 bit. Insomma, poteva andare sicuramente meglio!

Asus Italia però, per portare un po’ di quiete anche per gli aspiranti acquirenti Italiani, ha rilasciato una comunicazione su Facebook al riguardo di tutti questi problemi, leggiamola:

Vediamo che c’è stata un po’ di maretta in merito ad alcune questioni “scottanti”. Si parla di problemi con Prime. E si parla di blocco del root. Riguardo a Prime va precisato che il prodotto non è ancora disponibile sul nostro territorio. Quindi le problematiche che ALCUNI (ci teniamo a sottolinearlo) utenti hanno lamentato oltreoceano non riguarderanno le unità distribuite sul nostro territorio. La durata della batteria è in linea con quanto promesso. Ovviamente questo parametro dipende fortemente dalle condizioni di utilizzo e l’autonomia massima è sempre riferita a un uso “light” con tutti i sistemi di risparmio energetico attivi. Sul GPS è errato paragonare un prodotto come Prime ad uno smartphone. Innanzitutto perché gli smartphone utilizzano la connettività 3G per scaricare la tabella con la posizione dei satelliti e quindi identificare più rapidamente i satelliti. Cosa che può anche fare anche Prime via WiFi, ma solo quando è connesso. In secondo luogo perché Prime non nasce come Car Navigator, né ci immaginiamo che gli utenti lo usino mentre camminano per le strade della città, alla ricerca di una via o di un negozio. Per quelle cose ci sono appunto gli smartphone. Infine discorso root: la nostra posizione a riguardo è semplice. Il prodotto è garantito così com’è. Firmware differenti che alterino le funzionalità di base del prodotto o spingano l’hardware oltre le frequenze standard fanno decadere la garanzia e rischiano di compromettere l’affidabilità e il buon funzionamento del prodotto stesso. …
Speriamo con questo post di aver chiarito l’equivoco.
Lo staff ASUS Italia

Sembra dunque che molti allarmismi siano infondati, mentre ad altri, come alla questione del bootloader si tira fuori la solita storia della garanzia che, pur essendo vera, a molti sviluppatori poco interessa e gli piacerebbe poter aprire come una conchiglia il proprio Tablet.

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