Da qualche tempo i produttori di smartphone hanno preso l’abitudine di creare diverse varianti di un dispositivo partendo da una serie di caratteristiche comuni e andando a modificare alcuni aspetti chiave. Anche CUBOT lo ha fatto con il suo più recente flagship nel segmento dei rugged phone. Qualche mese fa sue queste pagine vi abbiamo proposto la recensione di CUBOT KingKong X e ora è il momento del fratello maggiore (in tutti i sensi), caratterizzato dalla sigla Pro ma con numerosi punti in comune con la versione base.

Dopo qualche settimana di test è giunto il momento di parlarvene nella nostra recensione completa, che andrà anche a evidenziare i punti in comune tra CUBOT KingKong X Pro e la versione base.

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Design e caratteristiche

A un primo sguardo non è semplice distinguere la versione Pro da quella normale, visto che il design è il medesimo, sia nella parte frontale che in quelle posteriore. In realtà le differenze ci sono, a partire dallo schermo che nel nuovo modello ha una diagonale di 6,72 pollici, con un pannello IPS LCD e risoluzione FullHD+ ( 2400 x 1080 pixel) con notch a goccia. Da notare che la frequenza di refresh è salita a 144 Hz, e ne traggono un grande beneficio sia i giochi che la visualizzazione dei video. Resta invariato invece lo schermo secondario, di forma rettangolare e con una dimensione di 1,85 pollici

Anche sotto la scocca cambia molto, a partire dal chipset, che nella variante Pro è un MediaTek Dimensity 8200, con CPU octa core a 3.1 GHz e GPU Mali G610 MC6 affiancato, nella versione da noi provata, da 12 GB di RAM (esiste anche una versione con 24 GB di RAM) che possono essere raddoppiati con la memoria virtuale, e 256 GB di spazio di archiviazione (UFS 3.1) che possono essere espansi con microSD fino a 1 TB.

Il comparto fotografico ripropone l’accoppiata che aveva già convinto, ovvero un sensore principale da 100 megapixel (f/1.89) e un sensore macro da 5 megapixel (f/2.4), mentre nella parte frontale ritroviamo un sensore da 32 megapixel per selfie e video chiamate di qualità.

Della batteria vi parliamo più avanti, mentre per quanto riguarda la connettività troviamo il supporto alle reti 5G, WiFi 6, Bluetooth 5.3 e NFC per i pagamenti in mobilità. Ottimo il sistema di posizionamento che include GPS, GLONASS, Beidou e Galileo, per una geolocalizzazione sempre accurata. È presente, sul tasto laterale di accensione/sblocco, anche un lettore di impronte digitali, preciso e veloce nello sblocco. Nella parte inferiore del dispositivo, protetto da uno sportellino in gomma, è presente il connettore USB-C di tipo 2.0 per la connessione a un computer e la ricarica della batteria (anche inversa). Il sistema operativo è Android 14, senza particolari personalizzazioni né bloatware.

Le dimensioni rimangono importanti, visto che il dispositivo misura 175,9 x 83,3 millimetri, 18,35 millimetri di spessore e 392 grammi di peso. Non è un campione di portabilità e di ergonomia ma ci sta, viste le caratteristiche, che includono anche le certificazioni IP68&IP69K oltre alla MIL-STD-810H. Questo significa che lo smartphone sopravvivrà anche alle cadute più numerose (a noi è caduto un paio di volte dalle scale e sull’asfalto senza alcuna conseguenza), all’immersione in liquidi e potrà funzionare anche a temperature estreme.

Prestazioni che convincono

Il Dimensity 8200 rappresenta un significativo passo in avanti rispetto al chipset utilizzato nel modello base e ne beneficiano in maniera molto importante le prestazioni. Abbiamo provato numerosi giochi 3D, che in teoria non dovrebbero essere il pane quotidiano di uno smartphone di questo tipo, e non abbiamo mai riscontrato rallentamenti, scatti o comportamenti fastidiosi.

Lo schermo a 144 Hz rende decisamente tutto più fluido, senza andare a incidere in maniera particolare sui consumi. È infatti possibile lasciare che sia il sistema a regolare la frequenza di aggiornamento a seconda delle necessità, così da ottimizzare l’impatto sulla batteria. Potete comunque decidere di bloccare il refresh a 60/90/144 Hz, a seconda delle vostre preferenze, anche se in questo caso i consumi aumentano leggermente, soprattutto mantenendo sempre la frequenza più elevata.

Decisamente valida la parte legata alla connettività: ottima la ricezione in 4G così come quella WiFi, che non risente in modo particolare della presenza di pareti o altri ostacoli. Anche il Bluetooth ha sempre garantito una buona stabilità, sia con cuffie di brand diversi sia con speaker, anche a distanze superiori ai 10 metri e con un paio di pareti in mezzo.

Molto veloce la geolocalizzazione, che ci ha convinto anche in aree rurali, in mezzo a boschi e in giornate piovose, dove l’allineamento avviene comunque in tempi ridotti. Apprezzabile la presenza della tecnologia NFC che ci ha permesso di pagare utilizzando Google Pay, consentendoci di lasciare a casa il portafogli in più di una occasione.

Un appunto solo per la parte audio: è presente un singolo speaker, posizionato nella parte bassa della cover posteriore, non particolarmente e che viene facilmente coperto tenendo lo smartphone con due mani in orizzontale, tipica posizione durante il gaming. In questo caso infatti l’audio risulta strozzato e poco incisivo, anche in generale l’audio è poco incisivo e privo di bassi. Fortunatamente non ci sono distorsioni, nemmeno al volume massimo che non è comunque particolarmente elevato.

A parte questo dettaglio comunque CUBOT KingKong X Pro è un dispositivo decisamente convincente, al netto di una ergonomia al limite, capace di tenere testa ai migliori smartphone “normali” di fascia media senza alcun problema. Resta sempre aperta la questione degli aggiornamenti, sui quali il produttore non si esprime in maniera univoca.

Grande autonomia, merito anche del secondo schermo

Con una batteria da 10.200 mAh, corredata da una tecnologia di ricarica rapida a 33 watt (solo cablata), l’autonomia non poteva che essere strepitosa. Con copertura 4G (il 5G è una rarità in molte zone d’Italia) e WiFi, Bluetooth sempre acceso e geolocalizzazione alla massima precisione, siamo riusciti a coprire senza particolare affanno fino a 5 giorni interi, con un utilizzo medio.

Con un utilizzo più impegnativo, con molti social, qualche ora di gioco, video e chat, abbiamo comunque raggiunto i tre giorni, con almeno 16-18 ore di schermo acceso. E la ricarica a 33 watt, pur non facendo miracoli, consente di fare il pieno in tempi accettabili, nell’ordine delle due ore e mezza circa.

L’utilizzo dello schermo secondario non incide particolarmente sull’autonomia, anche perché si spegne da solo dopo pochi secondi, ma favorisce piuttosto la riduzione dei consumi, se utilizzato in maniera intelligente. Potete infatti utilizzarlo per leggere le notifiche senza accendere lo schermo principale, con un notevole risparmio energetico: un doppio tap, o un tocco con il pulsante collocato sul lato sinistro dello smartphone, permette di accendere lo schermo. Scorrendo in alto si accede all’area delle notifiche, in basso verrà visualizzato lo stato della batteria, mentre a destra e sinistra verranno mostrati tre widget: bussola, fotocamera e controlli multimediali.

Con i controlli della fotocamera è possibile scattare dei selfie di qualità elevata utilizzando il sensore posteriore da 100 megapixel, visualizzando l’anteprima direttamente nel piccolo schermo. Peccato solo che sia necessario toccare lo schermo per scattare una foto, sarebbe stato più comodo poter utilizzare i tasti del volume o il tasto sul lato sinistro.

Ottima anche la possibilità di controllare la riproduzione musicale su YouTube Music, anche se i controlli sono decisamente limitati: riproduzione/pausa, brano precedente e brano successivo. Meglio che niente, sempre nell’ottica di risparmiare batteria.

Considerazioni finali

Poche quindi le differenze rispetto al modello base presente da qualche mese sul mercato ma se non avete già acquistato KingKong X e state ancora cercando un buon rugged phone, allora fate seriamente un pensierino a CUBOT KingKong X Pro. La scheda tecnica è di assoluto livello, ottimo schermo, prestazioni sempre all’altezza, e una autonomia imbattibile. Il rovescio della medaglia, comune a questa categoria di prodotti, è un peso decisamente elevato, e dimensioni sopra la media.

Pro:

    • prestazioni sopra la media di categoria
    • schermo secondario
    • grande autonomia

Contro:

    Voto finale:

    8.6