In un mercato sempre più affollato nella fascia sotto i 300 euro, Honor 400 Lite prova a offrire un mix convincente di design moderno (seppur ispirato), display di qualità, autonomia generosa e caratteristiche smart, il tutto a un prezzo accessibile. Non è un campione di potenza, né il più originale tra i medio gamma, ma riesce comunque a proporre un’esperienza d’uso solida, coerente con le aspettative del pubblico a cui si rivolge. Al pacchetto standard poi aggiunge un camera control, una dynamic island e funzionalità AI rendendo queste caratteristiche, peculiarità degli iPhone di ultima generazione, indubbiamente più democratiche . Tutti i dettagli all’interno questa recensione.
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Confezione
All’interno della confezione di vendita di HONOR 400 Lite troviamo:
- Lo smartphone;
- Cavo USB Type-C;
- Spilletta per l’estrazione del carrellino SIM;
- Manualistica rapida;
- Pellicola protettiva pre-applicata sul display.
Video recensione HONOR 400 Lite
Design, materiali ed ergonomia
Honor 400 Lite si presenta con un design dichiaratamente ispirato a quello di iPhone, con un modulo fotografico a triangolo alloggiato in una cornice squadrata, e una parte frontale caratterizzata dalla “pillolina” per la fotocamera selfie. Tuttavia, riesce comunque a non risultare banale, grazie a un lavoro ben fatto su linee, finiture e proporzioni. Ad esempio non è scontata la simmetria delle cornici sul fronte, attorno al display.
Il retro è realizzato in plastica lavorata con una texture soft mist, ottenuta tramite processo Eximer, che restituisce una sensazione piacevole al tatto. Disponibile in tre colorazioni – Velvet Black, Velvet Grey e Mars Green – il device mostra una certa cura estetica e un look sobrio ma moderno.
Dal punto di vista pratico, è uno smartphone sottile (7,29 mm) e leggero (171 g), ben bilanciato in mano e maneggevole anche con l’uso a una sola mano. Il frame è in plastica, come prevedibile in questa fascia, ma la costruzione è solida e curata, con resistenza agli urti e certificazione IP64 che lo protegge da schizzi e polvere. C’è anche il supporto Wet Hand Touch, utile per l’utilizzo con le mani bagnate.
Una menzione d’onore va fatta per l’AI Camera Button, posizionato lateralmente: una trovata indubbiamente ispirata ma resa più funzionale: con la pressione semplice si accedere alla fotocamera o se già avviata si fa uno scatto, con al pressione prolungata si avvia la registrazione video, mentre con una doppia pressione si richiama Google Lens così da interagire con l’intelligenza artificiale, peccato non si possa ancora personalizzata per sostituirlo ad esempio con Gemini. Riconosce anche lo slide soft-touch per fare zoom-in e zoom-out mentre abbiamo l’app fotocamera aperta. Non sempre precisissimo nei movimenti (zoom in primis), ma un’aggiunta interessante per la fascia di prezzo del prodotto.
Display e multimedialità
Il display è senza dubbio uno dei punti forti di Honor 400 Lite. Parliamo di un pannello AMOLED da 6,7″ con risoluzione Full HD+ (2400×1080), refresh rate a 120 Hz e un rapporto schermo/corpo di quasi il 94% grazie alle cornici molto sottili.
Nonostante non sia LTPO (quindi il refresh rate non è adattivo), la fluidità è ottima grazie ai 120 Hz, specialmente durante la navigazione dell’interfaccia, lo scrolling social e l’uso quotidiano. La luminosità è davvero sorprendente per la fascia: fino a 3500 nit di picco, garantendo un’ottima visibilità anche sotto la luce diretta del sole.
In più, il pannello ha un PWM Dimming a 3840Hz, una tecnologia che riduce l’affaticamento visivo durante l’uso prolungato riducendo lo sfarfallio su bassi livelli di luminosità, perfetta per chi passa tante ore davanti allo schermo soprattutto in stanze buie. C’è anche la possibilità di regolare la temperatura colore su due modalità predefinite.
Nota di demerito invece per quanto concerne l’audio: Honor 400 Lite non ha speaker stereo bensì mono, fuoriesce in altoparlante solo dallo speaker principale. È chiaro che si tratta di uno dei compromessi del dispositivo, ma se l’obiettivo è guardare video, ascoltare note vocali o fare videochiamate, il suono è chiaro e senza distorsioni. Manca un po’ di profondità nei bassi, ma nulla di inaspettato.
Prestazioni e hardware
Honor 400 Lite monta il MediaTek Dimensity 7025 Ultra, un SoC octa-core costruito a 6 nm che abbina due core Cortex-A78 ad alte prestazioni a sei core Cortex-A55 più efficienti. Non è un processore pensato per spingere al massimo, ma riesce a garantire una buona fluidità generale nell’uso quotidiano, specialmente nelle attività più comuni come social, messaggistica, navigazione e video, principalmente grazie al software che storicamente è bello reattivo.
La dotazione di memoria è generosa: 8 GB di RAM LPDDR4X, espandibili virtualmente con altri 8 GB tramite Honor RAM Turbo, e 256 GB di archiviazione UFS 2.2. Quest’ultima non è la più veloce sul mercato, ma resta adeguata per l’uso medio di un utente non troppo esigente.
Durante la prova, lo smartphone ha retto bene le attività base, anche con più app aperte. Qualche rallentamento è emerso in scenari più complessi, come l’utilizzo della fotocamera in movimento, Android Auto, o l’apertura simultanea di app pesanti. Il refresh rate tende in quei casi a bloccarsi a 60 Hz e si nota qualche “scatto”, ma si tratta di episodi sporadici e mai davvero bloccanti.
Va chiarito: non è uno smartphone pensato per il gaming spinto o per chi cerca prestazioni elevate. Ma per chi usa il telefono per social, streaming, navigazione e foto occasionali, il 400 Lite risponde bene e senza frustrazioni.



Software e funzionalità
A bordo di Honor 400 Lite troviamo MagicOS 9 basata su Android 15, una interfaccia che si conferma pulita, moderna e leggera, con diverse chicche software che ne migliorano l’esperienza, soprattutto per chi apprezza funzionalità smart senza appesantire il sistema.
Il sistema operativo è fluido, ben ottimizzato e curato dal punto di vista grafico, con un’estetica piacevole e animazioni coerenti. Tra le funzionalità degne di nota, segnaliamo:
- Magic Capsule: un sistema interattivo per le notifiche, che mostra informazioni aggiuntive in tempo reale (stile Dynamic Island di Apple), direttamente intorno alla fotocamera frontale.
- Magic Portal: basato su intelligenza artificiale, permette di comprendere il contenuto dei messaggi o delle app e suggerire azioni contestuali, come la condivisione su social o l’apertura di link.
- Traduzione AI: utile per tradurre al volo testi da immagini o pagine web, con supporto multilingua. Funziona bene e si rivela pratica soprattutto in contesti di viaggio.
- AI Camera Button: già citato nella parte hardware, ma importante anche lato software. Permette accesso rapido alla fotocamera, registrazione veloce dei video, e l’attivazione di Google Lens con riconoscimento oggetti e testi.
Il sistema include anche le classiche feature Android: modalità scura, gestione avanzata delle app in background, navigazione a gesture, cartelle personalizzabili in griglia e una modalità di ottimizzazione energetica molto efficace.
A livello di bloatware, l’installazione iniziale è relativamente pulita: qualche app preinstallata, ma nulla di invadente o difficile da rimuovere.
In sintesi, MagicOS 9 su Honor 400 Lite riesce a offrire un’esperienza leggera, semplice e accessibile, con qualche tocco smart che dà un valore aggiunto rispetto ad altri smartphone della stessa fascia.


Fotocamere
Honor 400 Lite punta molto sul comparto fotografico, e lo dimostra già dal design con un modulo a triangolo che attira l’attenzione. Ma oltre all’estetica, anche la sostanza c’è – con qualche limite, ovviamente, dovuto alla fascia di prezzo.
Doppia fotocamera posteriore, anche se presenta ben elementi apparentemente fotografici:
- Sensore principale da 108 MP con apertura f/1.75 – sensore ISOCELL di generose dimensioni.
- Ultra-grandangolare da 5 MP – con apertura f/2.2.
- Un terzo elemento che in realtà è un flash LED camuffato da terza fotocamera.
- Fotocamera frontale da 16 MP con luce integrata per i selfie.
La fotocamera principale da 108 MP è senza dubbio il punto forte: restituisce scatti dettagliati e luminosi, con una buona resa cromatica e un’efficace gestione della luce – anche quando le condizioni non sono perfette. L’apertura ampia permette di catturare bene la luce, e con la modalità High-Res è possibile ottenere immagini ultra-definite (a patto di avere una mano ferma). La ultra-grandangolare, come spesso accade in questa fascia, è più un’aggiunta che una reale alternativa. I 5 MP sono pochi, e lo si nota nella perdita di dettaglio, soprattutto al calare della luce.
I selfie sono buoni, perfetti per i social o le videochiamate. La luce integrata aiuta in condizioni di scarsa luminosità, anche se non fa miracoli. In ambito video HONOR 400 Lite registra solo in Full HD a 30 fps, senza stabilizzazione ottica.
























Funzioni AI:
Il software fotografico include alcune funzionalità intelligenti:
- AI Motion Sensing Capture: rileva movimenti e ottimizza lo scatto in tempo reale.
- Moving Photo: cattura brevi clip di 3 secondi, stile “Live Photo”.
- AI Eraser: permette di rimuovere oggetti o persone indesiderate dalle foto con un tocco.
- Integrazione con Google Lens: utile per riconoscere oggetti, testi e monumenti.
Batteria e autonomia
Uno dei veri punti di forza di HONOR 400 Lite è senza dubbio la batteria da 5230 mAh, ben dimensionata rispetto all’hardware poco energivoro. Questo consente un’autonomia ottima, che può tranquillamente arrivare a due giorni di utilizzo leggero-medio.
Con un uso più intenso (social, foto, streaming, GPS), si arriva a sera con il 25-30% residuo, senza dover cercare la presa di corrente nel pomeriggio.
La ricarica rapida Honor SuperCharge a 35W consente di ricaricare il dispositivo al:
- 50% in circa 30 minuti
- 100% in circa 75 minuti
Una velocità perfettamente in linea con le esigenze della giornata moderna, anche se non al livello dei top di gamma. Non c’è ricarica wireless, ma in questa fascia è assolutamente normale.
Conclusioni
Honor 400 Lite è un medio gamma onesto, concreto e ben bilanciato. Ha punti forti evidenti – come il design curato, il display AMOLED di alta qualità, la batteria generosa e la fotocamera principale da 108 MP – e qualche limite tecnico che però non inficia l’esperienza generale per l’utente tipo.
Non è un telefono per gamer o power user, ma per chi cerca uno smartphone affidabile sotto i 300 euro, con funzionalità smart, design moderno e buona autonomia, è una proposta da considerare seriamente. Anche perché spesso si trova già a 249 euro, rendendolo uno dei best buy della fascia.
In occasione del lancio HONOR ha lanciato un contest artistico:
HONOR potrebbe scegliere la tua foto e pubblicarla sul proprio profilo, offrendoti in riconoscimento un nuovo HONOR 400 Lite!
Termini e condizioni completi consultabili al seguente link
Pro:
- Display AMOLED di qualità e luminoso
- Fotocamera principale ottima per la fascia di prezzo
- AI Camera Button si distingue nel panorama Android
- Batteria eccellente + ricarica rapida
Contro:
- Video limitati al Full HD 30 fps, senza OIS
- Audio mono
- Manca Wi-Fi 6