Project Ara di Google è sicuramente uno dei progetti che in questi ultimi mesi sta tenendo banco tra le notizie riguardo il mondo della tecnologia mobile. Questo perchè, grazie all’acquisizione di Phonebloks, Google sta cercando di introdurre sul mercato nuovi smartphone basati su un concetto completamente diverso rispetto a quelli che tutt’oggi vengono commercializzati, in quanto Project Ara prevede smartphone modulari i cui componenti hardware possono essere aggiornati semplicemente rimuovendo un modulo ed installandone un altro più recente e performante. In questo modo si andrebbe a rendere questi dispositivi molto simili ai PC fissi, in modo da poterne rinnovare e potenziare l’hardware, magari ogni anno, spendendo pochi soldi.

Ed infatti l’aspetto economico è uno di quelli che Google ha tenuto più in considerazione, dato che i primi smartphone frutto di Project Ara dovrebbero costare circa 50 Dollari e, quindi, essere accessibili anche nei Paesi meno abbienti. Eravamo poi venuti a conoscenza del fatto che Google era alla ricerca di partner per la produzione di tali moduli e che stava valutando, tra migliaia di aziende che si sono proposte per la realizzazione dei moduli, quella che poteva rappresentare la scelta migliore.

Questa scelta, oggi, è stata resa nota e quindi possiamo affermare con certezza che il partner con cui Google realizzerà i moduli per gli smartphone Ara sarà Toshiba, la multinazionale giapponese che già nel “lontano” 2013 aveva iniziato i lavori per la valutazione della realizzazione dei moduli Ara. Toshiba lavorerà quindi a circuiti cosiddetti LSI (Large Scale Integration), ovvero blocchi (moduli) al cui interno sono presenti altri componenti hardware atti a svolgere una determinata operazione. In particolare, Toshiba avvierà la produzione di massa di tali circuiti LSI entro breve tempo, ovvero a circa 1 anno di distanza dalla commercializzazione dei primi smartphone Ara prevista entro il 2015

ARA


Tra l’altro Toshiba ha recentemente affermato che avrebbe desiderato portare lo stesso principio di base di questi smartphone modulari anche sui dispositivi indossabili, ovvero smartwatch, glass, smartband o altri dispositivi. Per adesso un confronto tra uno smartphone modulare ed uno smartphone classico pre-assemblato risulta davvero difficile, ed è praticamente impossibile immaginare se questo nuovo tipo di smartphone prenderà il sopravvento su quello attuale, poichè si tratta ancora di un progetto in via di sviluppo e che non può per forza di cose avere la maturità raggiunta (anche in termini di design) degli smartphone moderni. Smartphone modulari e pre-assemblati saranno quindi visti probabilmente come due categorie differenti di prodotti che, forse almeno inizialmente, non si intralceranno. In futuro, poi, si vedrà. Qui di seguito abbiamo inserito una galleria di immagini in cui sono riportati i primi prototipi di smartphone modulari:

Non dimentichiamo neanche Project Tango, sempre di Google, che per ora possiamo accostarlo ad un progetto che si prepone di realizzare smartphone adatti per un utilizzo professionale. Di sicuro in casa Google bolle in pentola una valanga di novità che durante i prossimi mesi, forse, potremo apprezzare di più.

Tornando infine a Project Ara ed a Toshiba, sarà quindi l’azienda giapponese a realizzare per Google moduli quali display, fotocamere, batterie, (forse anche RAM) sensori e quant’altro. Se avete qualcosa da suggerire a Toshiba, questo è il momento giusto per poterlo fare sfruttando il box dei commenti poco più in basso.

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