Quando HTC ha annunciato il One S al Mobile World Congress ha menzionato un processo di produzione unico che rende il corpo di questo smartphone estremamente durevole e simile alla ceramica. Questo processo viene chiamato “micro arc oxidation” ed è stato mostrato dalla società nella sua interezza – dalla progettazione sino alla messa in opera – tramite un video caricato su YouTube.

È proprio la messa in opera la parte più interessante e impressionante: la micro arc oxidation avviene facendo passare per la scocca in “alluminio aeronautico” (duralluminio?) ben 10’000 volt che fanno quasi andare in fiamme il metallo. Questo processo fa ossidare molto velocemente lo strato più superficiale del blocco metallico, ma il potenziale applicato è tale da trasformarlo in plasma per brevi istanti e da modificare la struttura cristallina: se infatti l’alluminio è normalmente amorfo, il processo può fargli assumere la stessa struttura cristallina del corindone, molto più duro e resistente.

Ciò che può sembrare una noiosa lezione di chimica è in realtà un processo molto appariscente e “d’effetto”: vedere l’alluminio surriscaldarsi e passare allo stato di plasma fa un certo effetto. Il risultato è una scocca molto più dura e resistente (all’abrasione, alla corrosione, ecc) rispetto all’alluminio e anche rispetto all’acciaio inossidabile, con una resa simile alla ceramica.

Il Galaxy S III di Samsung, che si dice avrà il corpo in ceramica, potrebbe in realtà essere frutto di un simile processo. Non sappiamo se la compagnia koreana sia arrivata a conclusioni simili ad HTC, ma sicuramente il video qui sotto annulla qualunque tipo di domanda a riguardo e ci lascia increduli ed inebetiti davanti allo schermo.