Tramite un comunicato pubblicato oggi sul blog ufficiale di Android, Google ha esposto i suoi piani in merito al progetto Android One, partendo dal presupposto di rendere gli smartphone accessibili a più persone possibili.

Al giorno d’oggi, circa 1.75 miliardi di persone possiedono uno smartphone. Ma ciò significa anche che il resto della popolazione – circa 5 miliardi – non è in possesso di uno smartphone e quindi si limita a effettuare chiamate vocali ed inviare messaggi, senza aver accesso ad internet da un dispositivo mobile. Così, oggi sono stati svelati i primi dispositivi Android One in India, acquistabili ad un prezzo che si aggira attorno agli 80 euro (6.399 Rupie Indiane).

Ci sono principalmente tre motivi per cui gli abitanti di nazioni come l’India, le Filippine o l’Indonesia facciano fatica a possedere degli smartphone di alta qualità. In primo luogo, il prezzo. Anche gli smartphone di fascia bassa rimangono fuori dalla portata della maggior parte della popolazione e questo accade perché il reddito mensile medio si aggira attorno ai 190 euro. In secondo luogo, molte persone che popolano queste nazioni non hanno accesso ai più recenti aggiornamenti di sistema e alle applicazioni più popolari. Infine,  anche se le reti 3G e 4G sono disponibili, molte persone non hanno dispositivi in grado di supportare la connessione dati ed i piani di abbonamento possono risultare piuttosto costosi.

Android One si propone di abbattere queste barriere, collaborando con i partner in modo da sviluppare smartphone convenienti e di facile utilizzo. Così, i dispositivi nati da questo progetto sono dotati di uno slot dual SIM, memoria espandibile, radio FM integrata e batteria removibile. Per garantire la migliore esperienza possibile, i terminali Android One riceveranno le ultime versioni di Android direttamente da Google per almeno 2 anni e saranno tra i primi dispositivi a ricevere Android L entro fine 2014.

Nel tentativo di ridurre i costi della connessione dati, gli utenti che dispongono di una scheda SIM Airtel potranno ottenere questi aggiornamenti software in via del tutto gratuita per i primi sei mesi. In aggiunta, si potrà inoltre scaricare fino a 200MB al mese di applicazioni per Android (ovvero circa 50 app di medie dimensioni) da Google Play senza alcun costo aggiuntivo.

Ma questo non è che l’inizio. Al progetto si sono unite molte importanti compagnie come Acer, Alcatel Onetouch, ASUS, HTC, Intex, Lava, Lenovo, Panasonic, Xolo e Qualcomm, che contribuiranno sicuramente a produrre nuovi smartphone Android One dalle caratteristiche sempre migliori.

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