Le versioni dei Samsung Galaxy S9 e Note 9 (e non solo) con lo Snapdragon, si sa, non sono particolarmente prone al root, soprattutto a causa di Knox, la piattaforma di sicurezza mobile di Samsung. Gli sviluppatori hanno tuttavia scoperto alcune strategie per aggirare gli ostacoli e fare il root tramite exploit, già sui modelli precedenti ma ora anche sui due citati, seppur con qualche ostacolo.

Fra problemi e soluzioni ecco il root per le versioni Snapdragon degli ex flagship Samsung

Il problema principale è che il root su Samsung Galaxy S9, S9+ e Note 9 con lo Snapdragon, richiede una versione specifica di Android. Nel dettaglio, bisognerebbe effettuare un downgrade ad Android 8.0 o 8.1 Oreo, oltre ad eseguire un firmware combinato (quelli utilizzati da Samsung per i test), e stare anche con la batteria limitata a un massimo dell’80%. Fra le cose positive: Knox funziona ancora, perciò sono eseguibili anche app come Samsung Pay.

Comunque, questo metodo di root non utilizza Magisk, ma SuperSU, visto che il bootloader è ancora bloccato. Si tratta perciò di una soluzione di root basata sul sistema che, se interessati, potete approfondire nei link qui sotto con tutte le indicazioni del caso e le istruzioni necessarie.