Le vicende riguardanti il Samsung Galaxy Note 7 potrebbero avere un pesante riscontro nel bilancio della società sud coreana e i presunti danni potrebbero ammontare a circa 17 miliardi di dollari, intanto si verificano nuovi episodi in Nuova Zelanda.

Il Samsung Galaxy Note 7, più che essere lo smartphone dell’anno è stato la sfortuna dell’azienda sud coreana, viste le spiacevoli vicende che hanno portato la stessa Samsung a bloccare le vendite in tutto il mondo e ad interromperne la produzione.

I danni d’immagine che il brand Samsung dovrà sopportare sono davvero ingenti e, oltre a questi, si aggiungono anche delle variazioni economiche negative nel bilancio della società dovute ai mancati ricavi di vendita delle circa 19 milioni unità del phablet, i quali sono stimati in circa 17 miliardi di dollari.

L’aspetto più rilevante è, sicuramente, il danno d’immagine che l’azienda dovrà subire nel lungo periodo, non ancora quantificabile economicamente.

Nonostante Samsung abbia chiuso il capitolo Galaxy Note 7, nel mondo continuano a verificarsi degli episodi che vedono lo smartphone esplodere letteralmente. L’ultimo caso si è verificato in Nuova Zelanda, quando un utente ha visto esplodere il proprio Galaxy Note 7 dopo aver percepito un eccessivo surriscaldamento.

Queste vicende negative segneranno, senza dubbio, il futuro dell’azienda sud coreana la quale dovrà impegnarsi, con delle opportune strategie di marketing, per evitare possibili risvolti negativi nel comportamento dei consumatori.

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