Uno dei bivi più importanti nella scelta di uno smartphone è sicuramente la natura del display. Fino ad ora la scelta è sempre stata pensata tra LCD, più energivoro ma con una riproduzione dei colori molto accurata, e AMOLED, molto più amico della batteria grazie al nero riprodotto tramite pixel spenti, ma dai colori sempre troppo saturati ed innaturali. Tuttavia Galaxy Note 4 è arrivato a smentirci.

Dai primi test scientifici condotti sullo schermo del nuovo phablet di casa Samsung, infatti, sembrerebbe che la nuova modalità di calibrazione chiamata “base” – già introdotta su Galaxy Tab S qualche mese fa – riproduca dei colori veramente vicini alla realtà. Vediamo infatti un display Super AMOLED con dei valori misurati molto vicini a quelli standard sRGB, come una temperatura di 6596 K (Kelvin), ad un passo dagli ideali 6500K. Ciò vuol essenzialmente dire che il bilanciamento di blu e rosso è molto buono, e fortunatamente dalle misure effettuate anche il livello dei verdi sembra ideale, il che eviterà sicuramente la patina “verdina” sul display di Note 4. Inoltre i valori di Delta E in scala di grigio e Delta E in RGC CMYK sono di 3,84 e 4,86 rispettivamente, al di sotto del valore di 5 considerato buono. Errori al di sotto di 3 sarebbero da preferire, con 1 considerato come il minimo errore possibile, ma Samsung è decisamente sulla buona strada!

Come si può vedere dall’immagine confronto qui sopra sarà comunque possibile selezionare altre modalità di calibrazione, come “AMOLED Cinema” o “AMOLED Foto”, per ritrovare quei colori accesi e abbaglianti ai quali ormai molti utenti Samsung si sono abituati. Ricordiamo inoltre che questi dati sono da prendere un po’ con cautela, in quanto i dati sono ricavati dai modelli di prova con software non ancora definitivo, quindi potremmo vedere dei miglioramenti (o dei peggioramenti) nella versione definitiva.

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